
L’Iran ha intenzione di armare i Palestinesi in Cisgiordania contro Israele. Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa iraniano Hossein Dehghan che poi ha aggiunto: “L’armamento della Cisgiordania è un punto importante della politica dell’Iran e non mancheremo di portarlo avanti utilizzando tutte le nostre capacità”.
Dichiarazioni simili erano già state rilasciate nello scorso novembre dal leader supremo della rivoluzione islamica Ali Khamenei. A peggiorare la situazione già estremamente tesa è arrivato l’attacco israeliano di domenica scorsa sulle alture del Golan con razzi lanciati da un velivolo durante il quale hanno perso la vita cinque ufficiali dell’esercito iraniano e il comandante della guardia rivoluzionaria, generale Mohammad Ali Allahdadi, insieme a sei militanti di Hezbollah. Questo evento ha scatenato una serie di reazioni veementi da parte di diverse autorità iraniane che sono tornate ad inneggiare all’annientamento di Israele e a quella che il capo del corpo d’élite, generale Mohammad Ali Jafari ha definito “la liberazione di Gerusalemme dal regime Sionista”.
E durante la cerimonia funebre in onore di Mohammad Ali Allahdadi, primo generale a morire per mano di Israele, sono arrivate altre dichiarazioni che vanno sempre nella stessa direzione. Il ministro della Difesa ha ribadito che il raid non rimarrà impunito e che “la risposta sarà proporzionata all’attacco subito”. Ha inoltre assicurato che valuteranno con cura “il luogo e il momento” in cui questa risposta arriverà.
Israele che ieri dovuto affrontare l’ennesimo attentato terroristico, avvenuto questa volta su un autobus di linea, si appresta dunque a vivere con maggiore apprensione le prossime ore, in attesa di capire quale sarà la risposta iraniana perchè a cercare vendetta ci sarà anche Hezbollah che nell’attacco di domenica ha perso sei dei suoi uomini.
F.B.