I carabinieri di Asti hanno arrestato il marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti, 45 ann, per omicidio volontario della moglie e l’occultamento di cadavere.
La misura è stata disposta dal gip di Asti Giacomo Marson, che ha accolto la richiesta del pm Laura Deodato.
Ieri era stata depositata in Procura la perizia autoptica eseguita sul corpo della donna ed era stato effettuato, su iniziativa dei legali, un sopralluogo sul luogo in cui venne ritrovato il corpo. Elena Ceste, 37 anni, scomparve da casa nel gennaio del 2014. Il suo corpo venne ritrovato il 18 ottobre scorso, sommerso nel fango in un canale dell’Astigiano, a circa un chilometro dall’abitazione, una villetta di Costigliole durante alcuni lavori di scavo. Solo l’esame del Dna permise di accertare che si trattava di Elena.
La scomparsa della donna è avvenuta, secondo gli investigatori in “una situazione familiare con criticità e conflittualità”.
La perizia depositata ieri non sembrava aver fornito elementi decisivi sulla causa del decesso. Non sarebbero risultate ferite da arma da fuoco o da taglio né si sono riscontrate fratture. Non meno difficile stabilire se la donna fosse stata soffocata o strangolata. Tuttavia, da quanto è trapelato nelle prime ore, alcuni elementi permettevano almeno di ipotizzare che il decesso della donna fosse avvenuto per morte violenta. Quanto emerso, in apparenza labile, ma ricondotto in un quadro d’istruttorio più ampio, è stato ritenuto sufficiente dell’accusa per giungere alle conclusioni odierne. Elena “sarebbe deceduta per morte violenta nella sua abitazione. Escludiamo l’annegamento. Probabile l’asfissia” ha infatti dichiarato comandante dei carabinieri Fabio Federici dopo l’arresto.
ADB