L’Isis fa saltare in aria le mura antiche di Mosul

Ninive Isis
(Web screenshot)

A Mosul la seconda città irachena nel nord del Paese lo Stato Islamico avrebbe ha fatto saltare una parte delle antichissime mura di Ninive.
La città viene più volte citata anche nella Bibbia. Le mura, fatte costruire dai re assiri e risalenti al 4750 prima di Cristo, erano considerate il più importante monumento storico di Mosul e dell’intera regione. Ninive, uno dei centri religiosi dell’antichità, fu capitale dell’impero assiro nel primo millennio a.C.; al massimo del suo splendore le mura si snodavano per una lunghezza di 12 chilometri. Da quando, a giugno 2014, l’Is ha preso il controllo di ampie regioni dell’Iraq, ha distrutto molti monumenti antichi, santuari e siti archeologici considerati “profani” e quindi contrari all’Islam. Mosul è da giugno scorso in mano ai guerriglieri della jihad ed è stata una delle città più colpite dalla furia degli jhiadisti. Poche settimane dopo la presa della città fu distrutta la tomba del profeta Giona perché ritenuta luogo di ritrovo per gli apostati. Nel mese successivo principale tempio yazida, quello di Lalish, il luogo della tomba di Sheikh Adi ibn Musafir la figura principale della fede yazidia fu fatto esplodere dagli jihadisti. La distruzione delle mura di Ninive viene riportata dal quotidiano panarabo al Hayat che cita Said Mumzini, portavoce del Partito democratico del Kurdistan, al potere nella regione autonoma dell’Iraq. Said Mumzini ha riferito che i guerriglieri jihadisti hanno fatto distrutto il tratto murario vicino alla Grande Moschea, nel quartiere di Tahrir, nella parte occidentale della città. La notizia è stata ripresa anche dal sito Shaqaf News. A Mosul nei giorni scorsi si era diffusa la voce che l’Isis intendeva distruggere le mura ma si è creduto che l’importanza del monumento avrebbe fatto desistere gli jihadisti.

Armando Del Bello