
Questa sera sul palco dell’Ariston di Sanremo è salita la splendida Charlize Theron. L’attrice sudafricana si è presentata elegantissima in un lungo nero di chiffon. Carlo Conti l’ha intervistata intorno alle 22.20, “l’Italia per me è come una terza patria”, si parte dalla sua playlist, le canzoni preferite, per divagare sulla vita più o meno privata.
Cita Free fallin’ di John Mayer, Who’s gonna ride your wild horses degli U2 e – un po’ a sorpresa – Un’altra te di Eros Ramazzotti, il video di presentazione che ripercorre le tappe della sua carriera inizia con un primo piano del suo lato B, quello semi-esposto nello spot del ’93. Racconta gli inizi da ballerina classica, era giovanissima, troppi incidenti la costrinsero a lasciare le scarpette, “credi nel destino?” le chiede Conti, “sì ci credo ma credo anche che possiamo costruire noi stessi e il nostro destino”.

Charlize ha parlato anche dell’incontro con Nelson Mandela dopo l’Oscar conquistato nel 2003 con Monster, “mi chiese di portargli la statuetta, la voleva vedere e io gliela portai, mangiammo un dolce che si usa da noi in Sudafrica e un po’ di sciroppo cadde sull’Oscar. Non l’ho mai più lavato”. L’Oscar e altre soddisfazioni da un lavoro che ama da morire, “mi ritengo fortunatissima, posso trasformarmi in un’altra persona, è un sogno che si avvera, un lavoro più bello non c’è”.

Forse quello di mamma, ha adottato un bambino – da single – e Conti si fa raccontare che mamma è, “forse dovreste chiederlo a lui – scherza l’attrice – credo nella disciplina, sono paziente, credo nella creatività il che vuol dire che gli permetto di fare cose creative ma credo anche nelle regole, nella struttura, nella vita c’è bisogno di punti fermi.

L’altro, di amore, ovvero il compagno Sean Penn, non è con lei, “è rimasto a occuparsi della casa”. Ma davvero è così contraria al matrimonio come s’è letto da qualche parte? “Mi piace l’idea di un rapporto duraturo ma non mi interessa l’idea dell’abito bianco. Certo, se dovessi incontrare una persona veramente importante non sarei completamente contraria, ma non è che da bambina sognassi il matrimonio”.
MD