
Un manifesto che “riguarderà le misure di conciliazione e condivisione, il tema degli sgravi fiscali per il reinserimento lavorativo, le norme antidiscriminazione per l’accesso al lavoro, e le strategie di contrasto alla violenza sulle donne” verrà presentato nell’ambito delle iniziative in occasione delle celebrazioni della festa della donna dalla deputata di Forza Italia, Mara Carfagna, già ministro delle Pari Opportunità, e dalle sue “avversarie” politiche del Pd, Fabrizia Giuliani e Irene Tinagli.
Il manifesto in 5 punti, che verrà presentato martedì 10 marzo, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, si pone l’obiettivo di “uscire dalla crisi attraverso politiche che sostengano la parità di genere”, in quanto “le discriminazioni di genere frenano lo sviluppo e costano all’Italia una perdita di ricchezza potenziale del 15% (FMI). Basterebbe solo allinearci agli standard europei per vedere crescere il nostro Prodotto Interno Lordo del 7%”.
Spiegano le promotrici dell’iniziativa: “Questa legislatura è caratterizzata dal Parlamento più ‘rosa’ della storia repubblicana italiana. Per questo sentiamo la responsabilità di non perdere la grande opportunità di portare avanti un’azione condivisa cha vada oltre i confini delle culture politiche e dei partiti. Così è avvenuto per le conquiste civili che hanno segnato l’avanzamento delle donne e del paese”.
Diatriba Carfagna-Boschi
L’altro giorno intanto, in un seminario sulle pari opportunità a Palazzo Giustiniani, alla presenza del ministro Maria Elena Boschi, la Carfagna ha chiesto “perché non avete né un ministro, né un sottosegretario, né una delega alle questioni di genere?”. Queste le parole con le quali l’ex ministro ha ottenuto il consenso del pubblico: “Questo governo ha perso colpi, ha indietreggiato. Non serve un osservatorio per la parità, ma ci vorrebbe un ministro. A breve ci sarà una sessione importante dell’Onu sulla questione femminile e noi manderemo un consigliere che non potrà sedersi ai tavoli”.
“Non abbiamo un ministro è vero, ma c’è un governo delle pari opportunità“, ha replicato la Boschi, parole che non sono piaciute alla platea. Quindi l’appello alla parlamentare ‘azzurra’: “Aiutaci a far approvare la Riforma costituzionale e l’Italicum che prevedono norme anti-discriminatorie, le doppie preferenze, la parità nelle istituzioni votate in Parlamento tra tante difficoltà“. Ma la Carfagna, appunto, si fa testimonial di una parità di genere che va ben oltre la rappresentanza parlamentare.
GM