Lorenzin: si spende troppo nella sanità per esami inutili

Beatrice Lorenzin (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
Beatrice Lorenzin (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

In Italia si fannno troppi esami diagnostici inutili, che costano molto cari alle casse dello Stato. Lo ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Gli esami diagnostici inutili legati alla medicina difensiva costano all’Italia 13 miliardi di euro l’anno, ha spiegato Lorenzin intervenendo al forum dell’Ansa. Pertanto vanno eliminati o qaunto meno fortemente ridotti. Il ministro ha aggiunto che sta lavorando alla predisposizione di “protocolli stringenti per le direzioni generali che evitino gli sprechi, a partire dagli esami che si fanno durante la gravidanza”, ha sottolineato.

Lorenzin, che aspetta due gemelli, a poi lanciato l’allarme sulla bassa natalità in Italia, sostenendo che se si rimane con i tassi attuali nel 2050 non nasceranno più bambini in Italia. “Bisogna cominciare a centrare il problema con politiche attive, questo sarà un tema dei prossimi governi, di qualunque colore – ha spiegafo il ministro -. Il 18 di marzo dovremmo avere i risultati del tavolo sulla fertilità, che ho istituito, da cui elaborare nuove iniziative. Accanto a questo- ha aggiunto – abbiamo fatto il bonus bebè, un primo tassello, e un secondo blocco grazie al ministro Poletti, rendendo più agibile accesso a maternità e paternità, con tempi più elastici – ha spiegato – . Non è sufficiente, bisogna decidere dove investire, bisogna fare investimenti più forti“, ha riconosciuto il ministro della Salute.

Sulla fecondazione eterologa, tornata legale nel nostro Paese dopo l’intervento della Corte Costotuzionale che ha dichiarato illegittima la norma dela legge 40 che la vietava, Lorenzin ha osservato che servono campagne di sensibilizzazione per la donazione dei gameti. Molte coppie italiane, infatti, sono dovute emigrare all’estero a causa delle insufficiente disponibilità di gameti, soprattutto di ovociti. Il divieto dell’eterologa è stato rimosso da poco e ancora non ci sono stati abbastanza donatori Lorenzin ha comunque voluto precisare che non si possono prevedere pagamenti per le donatrici di ovociti. Negli ultimi giorni è sorta una polemica in merito al rimborso spese corrisposto alla donatrice di ovociti per la prima coppia di gemelli nata in Italia con la fecondazione eterologa dopo la fine del divieto. “Non dobbiamo mascherare i rimborsi spese sanitari, più che legittimi, con una retribuzione di donazione di cellule e tessuti – ha precisato il ministro della Salute -. Noi abbiamo una delle legislazioni più civili al mondo su questo punto. Questo non significa che i donatori non abbiano il rimborso, noi avevamo equiparato il rimborso a quello della donazione di midollo osseo. Ora nella legge di stabilità è stato introdotto il registro, e ora proporremo le nuove linee guida nazionali, che sono quasi pronte, che risolveranno i problemi ancora aperti con le Regioni. Poi bisognerà fare campagne per la donazione degli ovociti, fare una sensibilizzazione anche per l’egg sharing”, ha aggiunto.

V.B.