
Il consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti attacca Sandro Bondi e la compagna Manuela Repetti per il loro addio al partito e senza essersi dimessi però dalla carica di senatori. Intervistato alla trasmissione La Telefonata di Belpietro, su Canale 5, Toti ha detto: “Bondi e Repetti sono stati votati con il simbolo Forza Italia-Berlusconi presidente, se lasciano il partito dovrebbero dimettersi anche da parlamentari“. “Cambiare casacca già di per sé non è onorevole – ha ribadito Toti, questa volta ad Agorà, su RaiTre -, se uno lo fa, dovrebbe dimettersi anche da rappresentate parlamentare della gente che lo ha votato per fare quello. Mi risulta più disdicevole se viene fatto dando lezioni di moralità, di etica e di politica. Questo lo trovo al di là del bene e del male. Se uno non si trova più in un partito, può non avere il coraggio di dimettersi da parlamentare, io giustifico tutto. L’uomo è fragile di natura. Ma che mi diano anche lezioni di vita mi sembra eccessivo”, ha accusato il consigliere politico di Forza Italia.
Manuela Repetti già nei giorni scorsi aveva provato a rassegnare le proprie dimissioni da Forza Italia, denunciando le faide interne al partito, poi le aveva congelate, dopo l’incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi, che aveva cercato di farle cambiare idea. Ma ieri la senatrice è tornata alla prima decisione e a lei si è unito il compagno Sandro Bondi. Una scelta che ha suscitato un certo clamore, dato che Bondi è sempre stato un fedelissimo di Forza Italia.
A Giovanni Toti, Repetti ha risposto a stretto giro: “All’onorevole Toti che dice, riferendosi a me e al senatore Bondi, che ci siamo dimessi da Forza Italia per passare al gruppo misto, che per coerenza dovremmo dimetterci da senatori, vorrei far comprendere la totale illogicità delle sue parole con queste precisazioni: non mi pare di averlo sentito fare le stesse considerazioni quando più di 60 parlamentari sono usciti da Forza Italia prima di noi per formare un altro gruppo che lo stesso Toti rincorre tutt’oggi per fare alleanze”. Il riferimento è chiaramente al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, il partito uscito dal Pdl, poco prima che Berlusconi tornasse a Forza Italia. La senatrice ha continuato: “Mi pare chiaro che in Fi ci siano problemi oggettivi con faide interne e regolamenti di conti, di cui Toti fa parte, mentre noi, proprio per l’affetto che nutriamo per il presidente Silvio Berlusconi, non vogliamo parteciparvi; infine, mi sento assolutamente coerente col mandato degli elettori proprio uscendo da un partito che è profondamente cambiato rispetto agli ideali a cui si è ispirato”.
Lo scontro interno a Forza Italia non sembra dunque destinato a fermarsi.
V.B.