
Sarebbe stato lo stesso Gigi Parma, titolare del pub Maguire’s di Bergamo, ad appiccare l’incendio nel suo locale, perdendo poi la vita. Queste sarebbero – secondo quanto trapela da fonti investigative – le cause dell’esplosione e dell’incendio che ieri hanno devastato un pub a Bergamo, confermate dal rinvenimento dei resti di tre taniche di benzina. La ricostruzione degli inquirenti, che escludono la pista della criminalità organizzata, è che Parma sarebbe tornato da solo nel pub e avrebbe provato a darlo alle fiamme, rimanendo coinvolto però nella forte esplosione.
Lo scoppio e l’incendio si erano verificati ieri mattina prima dell’alba, intorno alle 4:30, all’interno del pub Maguire’s in via Previtali. Gigi Parma, titolare del locale, è morto nell’incidente, mentre altre 17 persone hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari, di cui dieci sono rimaste intossicate. Nel palazzo dove si trova il pub, sono stati fatti evacuare per precauzione gli appartamenti soprastanti, ma fortunatamente non ci sono stati danni che abbiano compromesso la stabilità della struttura.
L’incidente ha impressionato molto la città di Bergamo dove Gigi Parma era molto conosciuto e aveva ricoperto diversi incarichi nel settore del commercio. Venerdì alle 10 saranno celebrati i funerali del commerciante nella chiesa del cimitero di Bergamo, ma intanto davanti a quel che rimane del locale prosegue incessante il pellegrinaggio di amici, avventori e conoscenti, che lasciano fiori e messaggi sul luogo della tragedia.
Commosso il ricordo di Francesco Pappi, vicepresidente della categoria ‘Caffè, bar, pasticcerie’ di Ascom Bergamo e titolare di un bar, ai giornali locali: “Ho da sempre considerato Gigi come un pioniere, un conquistatore: grazie al suo lavoro in questi ultimi anni sono stati letteralmente abbattuti i luoghi comuni che i locali come i nostri, quelli aperti fino a tarda notte, da sempre si portano appresso: è stato Gigi a far capire a chi comandava che pub come il Maguire’s non erano fonte di chiasso notturno ma, al contrario, un centro di aggregazione per tante persone”. Ora gli inquirenti dovranno provare a capire le motivazioni del gesto estremo dell’uomo.
GM