Salvini: “I campi rom? Rasi al suolo con le ruspe”

Matteo Salvini (GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
Matteo Salvini (GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

Intervistato a Mattino 5, il leader della Lega Nord Matteo Salvini propone la soluzione estrema per il problema dei campi rom illegali: “Gli darei tempo sei mesi, poi li raderei al suolo”. Il segretario del Carroccio è risolutivo nello spiegare: “Do un preavviso di sfratto di sei mesi e preannuncio la ruspa. Nel frattempo i Rom, come tutti gli altri cittadini, si organizzano: comprano o affittano casa”. Quindi intervenendo a L’aria che tira, su La7, incalza: “I rom devono avere gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini italiani. I campi rom non esistono in quasi nessuna parte d’Europa. Se uno fa una scelta di vita viaggiante, si spostano, ci sono campi che sono lì da venti, treni anni. In alcuni campi ho visto villette a due piani, solo perché sono semimoventi non pagano l’Imu. Volete stare in Italia? E allora cari rom avete gli stessi diritti e doveri degli italiani”.

Non è la prima volta che Salvini utilizza questi termini; qualche giorno fa aveva spiegato a Radio Padania Libera: “Non è che se la Lega va al governo dal giorno dopo non ci sono più campi rom. Ma se io fossi un sindaco darei con anticipo lo sfratto, diciamo tre mesi di avviso, e poi vai con le ruspe”. Stessi concetti espressi nel corso della manifestazione di Piazza del Popolo: “Nella nostra Italia non c’è spazio per i campi rom, noi mandiamo a questi signori una letterina e gli scriviamo fra tre mesi si sgombera, mandiamo le ruspe. Domani mi arriverà la diffida dell’ufficio discriminazione della Presidenza del Consiglio e io mi ci soffio il naso”.

Le reazioni

A Matteo Salvini replica il deputato del Partito Democratico Edoardo Patriarca: “Salvini deve periodicamente trovare un nemico, e questa volta lo trova nei rom e nei sinti. La pianti col suo qualunquismo da quattro soldi. Diamo una seria alternativa ai Rom, e tanti comuni lo stanno facendo, e vedrà che non ci sarà bisogno di buttare giu’ alcunché”. Secondo Patriarca, “i campi non piacciono a nessuno, nemmeno ai nomadi. Ma cominciano ad esserci esempi di chi riesce e vuole integrarsi”.

Gli fa eco Khalid Chaouki, coordinatore Pd dell’intergruppo immigrazione: “La questione va certamente affrontata di petto e con determinazione, a partire dalla tutela dei minori dallo sfruttamento e dalla chiusura dei vergognosi campi-ghetto, simbolo del fallimento trasversale delle politiche sui rom in questi anni soprattutto nella Capitale”. Il deputato però ritiene che “alzare i toni e alimentare un clima di odio e intolleranza, serve solo a nascondere le colpe dei veri responsabili che, negli anni del cattivismo dell’ex ministro Maroni, hanno speculato sull’emergenza senza risolvere alcunché”.

GM

L’intervento di Salvini a La7