
Dopo la notizia bomba rilanciata da La Gazzetta dello Sport e da La Stampa nella giornata di ieri, che voleva Massimo Moratti nuovamente in sella alla presidenza dell’Inter, sono arrivate le smentite di rito da parte dello stesso Moratti e delle persone interessate all’affare, come per esempio Marco Tronchetti Provera.
Al netto di queste smentite pero’, la ‘rosea’ nella giornata di oggi rilancia e spiega il progetto ‘morattiano’. Tale piano troverebbe conferma negli ambienti finanziari e circolerebbe ai vertici di alcuni istituti di credito e di alcuni studi legali. Come detto, con Moratti ci sarebbe l’impegno in prima persona di Ernesto Pellegrini, l’imprenditore da cui lo stesso Moratti comprò l’Inter nel 1995. Più che con i suoi fondi, Pellegrini sfrutterà le sue altolocate amicizie per una sorta di azionariato popolare formato da una base forte di 20-30mila persone, con la richiesta a ciascuno di questi di un contributo minimo di mille euro all’anno. Facendo un rapido calcolo sarebbero 20-30 milioni ogni 12 mesi. Chiaramente ci sarebbe qualcuno che supererebbe di gran lunga questa cifra minima per alzare ulteriormente questa cifra.
Sempre secondo il quotidiano milanese, il 70% attualmente in mano a Thohir e al suo socio Handy Soetedjo, verrebbe acquistato da una ‘società veicolo’ (sul modello della ISC, International Sport Capital, creata dai due indonesiani) dove confluiranno le quote dell’azionariato, ma anche di altri investitori o fondi. Resta comunque un’operazione difficile e complicata, a patto pure che lo stesso Thohir voglia cedere le sue quote, cosa che al momento appare abbastanza improbabile. Certo, per adesso il magnate indonesiano ha investito molto sul club, tra ripianamento dei debiti e operazioni di mercato e si è pure impegnato a spenderne altrettanti nei prossimi mesi, con i famosi acquisti ‘prendo ora e pago più avanti’ dello scorso mese di gennaio, ma si pensa che per adesso Thohir non sia intenzionato a lasciare l’Inter. Staremo a vedere…
Marco Orrù