
Papa Francesco ha incontrato per la prima volta Ashiq Masih, il marito di Asia Bibi, la donna cristiana madre di 5 figli arrestata in Pakistan nel 2009 con l’accusa di aver insultato Maometto e condannata nel 2010 alla pena di morte. All’incontro era presenta anche Eisham, una delle sue figlie. Il breve saluto del Pontefice è avvenuto in Piazza San Pietro subito dopo l’udienza generale alla quale i famigliari della donna hanno potuto assistere in prima fila. Ashiq Masih, accompagnato dal presidente di HazteOir.org, Ignacio Arsuaga ha chiesto al Papa di “pregare per Asia Bibi, per noi e per tutti i cristiani in Pakistan”. Il Santo Padre ha stretto la mano al marito di Asia Bibi e ha risposto: “Prego per Asia, per voi e per tutti i cristiani che soffrono”.
Il marito della donna ingiustamente detenuta e condannata si è detto poi “molto contento” di questo incontro e hanno riferito che il fatto di poter pregare in Piazza San Pietro con tutti gli altri fedeli è stata un’esperienza “toccante e impressionante”. Inoltre si sono detti “confortati” dalle parole di Papa Francesco e rincuorati dal fatto che il Pontefice preghi per Asia. Questo, hanno detto, dona loro una speranza che la vicenda si risolva e che alla fine la donna venga scagionata.
Purtroppo in Pakistan la situazione per i cristiani è drammatica e la storia di Asia Bibi è solo la punta dell’iceberg. Proprio pochi giorni fa avevamo raccontato la storia di Nauman Masih, un ragazzino di 14 anni che venerdì è stato bruciato vivo perché cristiano da due giovani pakistani musulmani. E’ di poche ore fa la notizia che il giovane è morto non riuscendo a superare le ferite riportate nell’aggressione. Un altro segnale che la situazione per i cristiani in Pakistan, così come in tante altre parti del mondo, sta diventando insostenibile.
F.B.