
Non ha dubbi il Ministro dell’Interno Angelino Alfano su come risolvere la tragedia delle stragi nel Mediterraneo, con centinaia, migliaia di disperati che fuggono ogni giorno da Paesi in guerra o in carestia, per imbarcarsi su barconi instabili e sovraccarichi. L’ultimo gravissimo naufragio, che potrebbe aver provocato quasi un migliaio di morti, ha mostrato la gravità e l’urgenza del problema in tutta la sua evidenza e, oltre suscitare polemiche e reazioni politiche, ha visto susseguirsi una serie di proposte per limitare i morti in mare.
Secondo il Ministro dell’Interno occorre affondare i barconi prima che partano dalla Libia, operazione che va fatta insieme alla comunità internazionale. Alfano ha spiegato che l’obiettivo del governo è quello di “ottenere attraverso un quadro di legalità internazionale, azioni mirate nei confronti della Libia, specificamente non nei confronti del territorio libico – ha precisato -, ma dei trafficanti che operano nella tratta di esseri umani, i nuovi schiavisti del XXI secolo – ha sottolineato -, il nostro obiettivo è fare azioni che impediscano la partenza dei loro barconi“. “Noi siamo alla ricerca di un consenso in un quadro di legalità internazionale per affondare i loro barconi – ha detto ancora – noi dobbiamo impedire che questi barconi partano da lì. Fare questo significa stroncare la più macabra agenzia di viaggi del mondo e della storia“, ha ribadito il ministro. “Noi da soli non lo possiamo fare. Andare lì con le nostre navi sarebbe una dichiarazione di stato si guerra – ha spiegato, rivolgendosi ironicamente agli “statisti e giuristi” che chiedono l’intervento diretto -, serve un’autorizzazione internazionale“, ha ribadito il ministro.
Idea che è condivisa anche dal premier Matteo Renzi che ha parlato delle necessità di distruggere i barconi, insieme ad una serie di altri interventi da concordare con l’Unione europea. “Interventi nei Paesi d’origine, distruzione dei barconi, raddoppio di Triton, ricollocazione d’emergenza condivisa tra tutti i Paesi, collaborazione con le Nazioni Unite, sforzo comune alle frontiere meridionali della Libia. Questi alcuni degli impegni concreti che il Governo italiano proverà a puntualizzare nelle ore che ci separano dal Consiglio Europeo di giovedì”, ha scritto ieri Renzi su facebook.
V.B.