Denise Pipitone, chiesti 15 anni per la sorellastra

Puntata di 'Chi l'ha visto?' su Denise Pipitone (screenshot Youtube)
Puntata di ‘Chi l’ha visto?’ su Denise Pipitone (screenshot Youtube)

Il procuratore generale della Corte d’appello di Palermo ha chiesto la condanna a 15 anni di reclusione nei confronti di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, la piccola svanita nel nulla tra le 11.45 e le 11.50 del primo settembre 2004, a Mazara del Vallo, nel Trapanese, quando aveva appena 4 anni. Come noto, la bambina stava giocando davanti casa della nonna materna, alla quale era stata affidata e che in quel momento stava preparando il pranzo.

Il 27  giugno 2013, la Pulizzi venne assolta in primo grado. I pm Sabrina Carmazzi e Francesca Rago avevano chiesto una condanna a 15 anni di carcere, il massimo della pena. Contestualmente era stato condannato a due anni l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni ai magistrati. I pm avevano chiesto per lui una condanna a 5 anni e 4 mesi. Rabbiosa la reazione di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone: “Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo”.

Nel corso del processo di Appello è saltata fuori un’intercettazione ambientale effettuata 40 giorni dopo la sparizione di Denise in cui la Pulizzi dice alla sorella minore Alice, mentre è a casa della madre Anna Corona, “Quanno eramu ‘ncasa, a mamma l’ha uccisa a Denise”. Alice, di rimando, le chiede: “A mamma l’ha uccisa a Denise?”. Jessica: “Tu di sti cosi unn’ha parlari”. Alice: “E’ logico”. Secondo il consulente della difesa, però, quella frase non si sente bene e tale circostanza è smentita dalla stessa Alice Pulizzi secondo la quale “non ho mai pronunciato queste frasi, perchè non si e” mai parlato di una cosa del genere…”.

GM