
Il procuratore generale della Corte d’appello di Palermo ha chiesto la condanna a 15 anni di reclusione nei confronti di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, la piccola svanita nel nulla tra le 11.45 e le 11.50 del primo settembre 2004, a Mazara del Vallo, nel Trapanese, quando aveva appena 4 anni. Come noto, la bambina stava giocando davanti casa della nonna materna, alla quale era stata affidata e che in quel momento stava preparando il pranzo.
Il 27 giugno 2013, la Pulizzi venne assolta in primo grado. I pm Sabrina Carmazzi e Francesca Rago avevano chiesto una condanna a 15 anni di carcere, il massimo della pena. Contestualmente era stato condannato a due anni l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni ai magistrati. I pm avevano chiesto per lui una condanna a 5 anni e 4 mesi. Rabbiosa la reazione di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone: “Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo”.
Nel corso del processo di Appello è saltata fuori un’intercettazione ambientale effettuata 40 giorni dopo la sparizione di Denise in cui la Pulizzi dice alla sorella minore Alice, mentre è a casa della madre Anna Corona, “Quanno eramu ‘ncasa, a mamma l’ha uccisa a Denise”. Alice, di rimando, le chiede: “A mamma l’ha uccisa a Denise?”. Jessica: “Tu di sti cosi unn’ha parlari”. Alice: “E’ logico”. Secondo il consulente della difesa, però, quella frase non si sente bene e tale circostanza è smentita dalla stessa Alice Pulizzi secondo la quale “non ho mai pronunciato queste frasi, perchè non si e” mai parlato di una cosa del genere…”.
GM