Comunali: Venezia al ballottaggio, in Sicilia bene asse Pd-Udc

Seggio elettorale (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Seggio elettorale (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Si completa il quadro del voto per le comunali, con gli scrutini che si sono conclusi nella tarda serata di ieri nelle città capoluogo in cui si è anche votato per le regionali e in Sicilia, dove le urne sono rimaste aperte anche ieri fino alle 15. Proprio sull’isola, ad Agrigento, dove lo scrutinio è ancora in corso, ma il dato è consolidato, sfiora il 60% dei consensi Calogero Firetto, esponente dell’Udc appoggiato anche dal Pd, mentre il vincitore delle contestate primarie, Silvio Alessi, si ferma sotto il 15%. A Enna, sarà invece ballottaggio tra Vladimiro Crisafulli, candidato democratico e del centrosinistra, al 41% e Maurizio Antonello Dipietro, al 24,3%.

In Veneto, a Rovigo, l’eccessiva frammentazione e dispersione del voto porta al ballottaggio Nadia Romeo, candidata del Pd, con il 24% dei voti, e Massimo Bergamin, sostenuto da Lega e Forza Italia, che sfiora il 19%. Tra due settimane, la partita è apertissima, così come è aperta a Venezia, dove dietro al nome di Felice Casson si è ritrovato l’intero centrosinistra, ma l’ex pm e oggi senatore Pd si è fermato al 38%, distanziando di dieci punti Luigi Brugnaro, appoggiato dal centrodestra, ma che nel secondo turno potrebbe contare sull’apporto di Gian Angelo Bellati, candidato del Carroccio, e Francesca Zaccariotto, sostenuta da Fratelli d’Italia.

Ballottaggio anche ad Arezzo tra Matteo Bracciali, sostenuto da Pd, una civica di sinistra e popolari, che parte dal 44,2% e Alessandro Ghinelli, in quota centrodestra, che tocca il 36% dei consensi. Nelle Marche, ballottaggio a Macerata, dove il sindaco uscente, Romano Carancini, esponente del Pd che è riuscito a mettere insieme una coalizione che va dalla sinistra all’Udc, ottiene il 40% dei consensi e se la dovrà vedere con Deborah Pantana, esponente di Forza Italia, appoggiata da liste civiche e Sovranità (cartello elettorale vicino a CasaPound), che non va oltre il 18%. Anche qui, decisiva potrebbe essere la capacità di ritrovare l’unità del centrodestra, pur essendo molto ampio il divario. Sempre in terra marchigiana, sorprende il risultato di Fermo: Pasquale Antonio Zacheo, candidato del centrosinistra, raccoglie infatti il 25% e se la dovrà vedere con Paolo Calcinaro, ex vicesindaco della giunta Brambatti. Tra gli esclusi dal ballottaggio, Massimo Rossi, volto storico della sinistra fermana, si è già sbilanciato a favore di Calcinaro: “Ci sono maggiori affinità”.

In Puglia, infine, ad Andria, si riconferma sindaco il candidato del centrodestra, Nicola Giorgino, che ottiene il 52,2%, mentre distanti sono i candidati di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, anche se i pentastellati sono comunque primo partito in città. A Trani, invece, fino a oggi amministrata dal centrodestra, potrebbe esserci il ribaltone: il candidato di centrosinistra, Amedeo Bottaro, ha infatti ottenuto il 47,5% dei voti, distanziando il suo avversario alle primarie, Antonio Florio, di ben 33 punti percentuali.

GM