
Ha rischiato di uccidere una donna di 58 anni che lo aveva sorpreso a rubare nell’appartamento del figlio, strangolandola con una corda intorno al collo. L’episodio è avvenuto a Milano: la vittima, una maestra elementare, aveva riconosciuto in quell’uomo che stava svaligiando casa del figlio il vicino di casa. I fatti sono avvenuti a fine maggio, ma si è appresa solo oggi la notizia. La donna, portata in ospedale, ha riportato un’ischemia all’addome e molte contusioni guaribili in quaranta giorni.
Appena si è visto scoperto, l’uomo, un 63enne che si spacciava nel condominio come ex carabiniere e che dopo l’aggressione è fuggito per qualche giorno in Germania, ha perso la testa. Ha legato e imbavagliato la donna con nastro da pacchi, poi l’ha tenuta sequestrata per qualche ora, riempiendola di botte e rischiando di sgozzarla. Successivamente, nonostante la donna fosse ferita, l’ha costretta a prelevare 250 euro da un vicino bancomat e a consegnargli quei soldi, infine ha minacciato sia lei che il figlio: “Vi conosco entrambi, so dove state, ve la faccio pagare”.
Tornando a casa terrorizzata, la vittima ha raccontato tutto al marito e al figlio, che l’hanno convinta non con poche difficoltà ad andare all’ospedale San Paolo, dove ha raccontato quello che era successo e denunciato tutto al locale posto di polizia. Nel frattempo, il 3 giugno scorso, l’uomo, che conviveva con una donna ucraina ignara della sua doppia vita, ma che ultimamente sospettava qualcosa a causa di ammanchi economici in casa, è tornato dalla Germania, è stato riconosciuto da un vicino e per lui sono scattate le manette. L’uomo, che ha precedenti per altri furti in appartamento fin dagli anni Novanta, potrebbe essere responsabile di altri colpi commessi nella zona residenziale dove viveva, a partire dallo scorso anno.
GM