Ballottaggi: il Pd perde Venezia, Arezzo e Matera

Seggio elettorale (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
Seggio elettorale (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Tanto tuonò che piovve. Perché, pur trattandosi di un test elettorale molto limitato, relativo a dodici città capoluogo di provincia in cui si torna al ballottaggio, il voto di ieri ha segnato – come peraltro era nell’aria – la prima, vera incontrovertibile sconfitta per il Partito democratico di Renzi. Diversi, infatti, i comuni dove c’è stato il cambio di casacca e che si troveranno amministrati da una giunta di centrodestra; il test più importante e atteso era sicuramente quello di Venezia e qui il senatore dem ed ex magistrato Felice Casson è stato sconfitto nettamente da Luigi Brugnaro, a capo di una coalizione di centrodestra: 46,8% dei consensi per il primo, 53,2% per il secondo. Sempre in Veneto, a Rovigo, riconferma per il centrodestra, con Massimo Bergamin che ottiene il 59,7% dei consensi contro il 40,3% di Nadia Romeo: determinanti gli apparentamenti.

In Lombardia, a Lecco, si riconferma Virginio Brivio per il Pd sostenuto da due civiche con il 54,4% dei consensi contro il 46,8% del suo avversario, Alberto Negrini, candidato di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Cambio di amministrazione dal centrodestra al centrosinistra a Mantova, dove viene eletto sindaco con il 62,6% dei voti Mattia Palazzi, a capo di una coalizione composta da Pd, Sel, Popolari e una civica; sconfitta nettamente Paola Bulbarelli, candidata di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Brutta sorpresa per il Pd ad Arezzo: il candidato di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, oltre che di una lista del sindaco, Alessandro Ghinelli, l’ha spuntata per qualche centinaio di voti su Matteo Bracciali del centrosinistra.

Nelle Marche, a Macerata il centrosinistra si riconferma con Romano Carancini, rieletto col 59% dei voti, contro il 41% della candidata di Forza Italia, Deborah Pantana, appoggiata da liste civiche e da alcune formazioni di destra. Sconfitta clamorosa per il Pd anche a Fermo, dove a imporsi è l’ex assessore di centrosinistra, Paolo Calcinaro, il quale al ballottaggio ottiene quasi il 70% dei consensi, battendo nettamente il candidato dem Pasquale Antonio Zacheo. A Chieti, si riconferma sindaco Umberto Di Primio, candidato del centrodestra, con il 55% dei consensi, contro il 45% di Luigi Febo del centrosinistra; quest’ultimo era riuscito a fare degli apparentamenti, che però non sono bastati.

Cambio di amministrazione anche a Matera: il nuovo sindaco è Raffaello Giulio De Ruggieri, candidato del centrodestra, che è riuscito a sfruttare il sistema degli apparentamenti e a vincere contro il sindaco uscente, espressione di una giunta di centrosinistra, Salvatore Adduce: 54,5% a 45,5% il risultato finale. Rovesciamento opposto a Trani, dove Amedeo Bottaro, candidato del centrosinistra, ottiene al ballottaggio il 75,8% dei consensi, frutto soprattutto del buon successo in termini numerici avuto già nel primo turno. A Nuoro, Alessandro Bianchi, sindaco uscente per il centrosinistra, perde contro l’avversario, Andrea Soddu, candidato di liste autonomiste, raccogliendo appena il 31,6% dei consensi contro il 68,4% del suo avversario. A Gela, dove la sfida è tra il dem Vladimiro Crisafulli e Maurizio Antonello Dipietro, le urne resteranno aperte fino alle 15 di oggi.

Giuseppe Gabriele Mastroleo