
Dramma a Marina di Cottone, nel territorio di Fiumefreddo di Sicilia, in provincia di Catania, dove un bambino di cinque anni è morto annegato, dopo essere sfuggito al controllo dei genitori. Il piccolo stava giocando con la sabbia e un secchiello, quando è scomparso dalla vista dei genitori, i quali hanno pensato si fosse allontanato lunga la battigia. Invece, dopo circa quindici minuti, il tragico ritrovamento, effettuato da un canoista che lo ha riportato a riva.
Il piccolo, originario di Aci Catena, era arrivato a Marina di Cottone insieme con la sua famiglia: padre, madre e la sorella di 10 anni. I genitori hanno spiegato ai carabinieri che il piccolo entrava in acqua solo in compagnia di un adulto e che lo avevano visto per l’ultima volta mentre giocava sulla battigia. Sono bastati un paio di minuti di distrazione e del bimbo si erano perse le tracce, tanto che i genitori, insieme a molti altri bagnanti avevano iniziato a setacciare la spiaggia, ma inutilmente.
E’ stato poi il canoista ad arrivare in riva al mare con il corpo senza vita del piccolo, sostenendo di averlo trovato a 100 metri al largo della spiaggia già morto. In base alle prime ipotesi, il piccolo sarebbe entrato in mare per prendere dell’acqua, ma sarebbe stato trascinato dalla corrente al largo, dove il canoista lo ha visto “galleggiare sull’acqua”. Inutile l’intervento del personale del 118 arrivato con un elicottero in spiaggia. Dichiarato morto il corpo del piccolo è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale Garibaldi. Sul suo cadavere, la Procura di Catania ha disposto un’ispezione che si terrà oggi in giornata. Le prime indagini dei carabinieri della Compagnia di Giarre non lasciano intanto dubbi sul fatto che si sia trattato di una disgrazia.
GM