Salute: no alla carne rossa, si a carne bianca e legumi

pollo
(foto Pixabay)

Carne si o carne no? Secondo le indicazioni della World Cancer Research Fund (WCRF) è meglio preferire quella bianca, più magra e digeribile a quella rossa, più grassa e pericolosa.
A proposito di questo è stato condotto uno studio che ha paragonato il valore di questi due tipi di carne rispetto al rischio di provocare i tumori. La ricerca ha messo in evidenza che mantenendo invariato il consumo di carne rossa e aumentando invece l’assunzione di pollo o di tacchino, quest’ultime abbiano un certo valore protettivo per le neoplasie del fegato, del polmone e dell’esofago. L’assunzione di carne bianca affiancata al calo proporzionale della carne rossa porta a risultati ancora più forti e positivi, con un documentato effetto protettivo nei confronti dei tumori dell’esofago, del fegato, dei polmoni, della pleura, del retto e del colon.
Per tanto, come già sentito milioni di volte, sarebbe meglio evitare il consumo di carni rosse a favore di cibi proteici più sani ed ecologici, come i legumi, i semi oleosi, il pesce da pesca sostenibile certificata, le uova di fattoria e, appunto, le carni bianche.
I polli allevati in spazi adeguati, che possono razzolare e mangiare all’aperto, che crescono senza antibiotici e mangimi di scarsa qualità, sono infatti meno ricchi di grassi rispetto a quelli allevati e hanno la particolarità di accumulare la maggior parte dei grassi nella pelle, che può essere facilmente eliminata. Vivendo su un terreno naturale, sono più ricchi di salutari acidi grassi omega 3 e poveri di grassi saturi, rispetto a quelli da allevamento intensivo.
Avendo la possibilità di muoversi e ossigenarsi all’aria aperta, questi polli sono infine più muscolosi e ricchi di proteine, dotati di vitamine del gruppo B, di ferro e di zinco.

Giovanni Remigare