
Guardava filmati pornografici fino a 8 ore la notte e per soddisfare questa ossessione aveva perso quasi tutto, famiglia, amici e soldi. E’ la storia della 29enne inglese Jesse Maegan che ha raccontato come questa dipendenza l’avesse portata sull’orlo di un baratro prima di uscire, con molte difficoltà, dal tunnel della pornografia online. La donna aveva iniziato a guardare siti hardcore spinta dal ragazzo: un modo per ‘movimentare’ la loro vita sessuale, renderla più frizzante. L’esperienza, inizialmente appagante e limitata a poche occasioni, si è trasformata per entrambi in una mania compulsiva, qualcosa da cui non riuscivano a staccarsi: da un’indulgenza di pochi minuti erano passati a maratone di ore sui siti pornografici. A un certo punto, il compagno di Jesse, preoccupato dalla piega che stava prendendo la sua vita professionale, è riuscito a mettere un freno a questa ossessione ma al tempo stesso ha lasciato la ragazza che, distrutta dalla separazione, ha esasperato la sua dipendenza dal sesso online e, di conseguenza, i suoi problemi: 4.000 sterline di debiti per acquistare video hardcore, impossibilità di pagare l’affitto e alienazione da amici e famiglia. A darle una scossa è stato il licenziamento (dormiva sul lavoro). Ora, grazie a una terapia adeguata ha ridotto sistematicamente il tempo trascorso davanti al video e vincendo la sua dipendenza. Rimane il fatto che questa patologia si sta diffondendo e non tutti hanno il coraggio di chiedere aiuto.
L. B.