Isis, Putin fa sul serio: valanga di missili e attacco di terra

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(ALEXEY DRUZHININ/AFP/Getty Images)

Che avesse intenzioni serie lo si era capito, così come si era compreso che nulla lo avrebbe fermato. Così Putin, nonostante i continui rimproveri e richiami degli Usa e nonostante le minacce di annientamento da parte dei terroristi islamici presenti in Siria, va avanti per la sua strada.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha reso noto che la Russia ha effettuato copiosi bombardamenti con missili terra-terra. Inoltre quattro navi militari russe hanno effettuato 26 lanci di missili con l’intento di colpire postazioni dell’Isis. L’offensiva è stata poi confermata dal ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu che ha chiarito anche che la regione colpita è da tempo nelle mani dei ribelli e dei qaedisti di Al Nusra.

L’intensificarsi dell’offensiva russa va di pari passo con l’inizio dell’attacco via terra da parte di truppe siriane che agiscono con l’appoggio aereo di Mosca per sbaragliare truppe di ribelli e di formazioni islamiche non legate direttamente all’Isis. Insomma si tratta di un attacco a tutto campo che ha indispettito non poco gli Stati Uniti. Washington ha condannato ancora una volta i bombardamenti russi in Siria con le parole del segretario Ashton Carter: “Noi riteniamo che la Russia stia seguendo la strategia sbagliata, continuano a colpire obiettivi non Isis. Al contrario di quello che dicono i russi, non abbiamo consentito di cooperare con la Russia e non lo faremo finché continueranno con questa strategia errata. Siamo disposti a discutere di regole di sicurezza dei piloti ma nelle operazioni di campagna aerea attuali, senza cambiamenti. Non abbiamo ricevuto richieste formali di collaborazione dai russi”.  Mosca ha risposto immediatamente sostenendo che anche “l’aviazione Usa abbia attaccato spesso in Siria obiettivi diversi da quelli terroristici”.

F.B.