
E’ bagarre intorno alle Unioni Civili, che in queste settimane ha infiammato la politica italiana. Prima l’opposizione del Nuovo Centrodestra, poi la timida apertura del Movimento 5 Stelle e infine il monito dei vescovi della Cei. Il monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ospite al programma di Lucia Annunziata In Mezz’ora ha affermato :”Il problema della famiglia fatta di padre, madre e figli, che può assicurare continuità e futuro alla società non è un problema della Chiesa. E’ una realtà che riguarda soprattutto la società. Io come credente e come cittadino, gradirei che si mettesse in atto quello che l’articolo 29 della Costituzione dice a proposito della famiglia”. E riguardo Cirinnà: “Io spero che il parlamentare non abbia bisogno del giogo del prete. Spero che si riesca ad avere con chiarezza un’attenzione alla famiglia, fatta di padre, madre e figli e che il governo stesso sia attento anche ad altre realtà che hanno bisogno di essere accompagnate. Chiedo che la politica non sia strabica. Non si può pensare a un governo che sta investendo tantissime energie per queste forme di unioni particolari e di fatto sta mettendo all’angolo la famiglia tradizionale che deve essere un pilastro della società”. Oggi il ministro Boschi, ospite a L’Arena suRaiUno, ha detto: “Sulla stepchild adoption ci sono opinioni diverse e trasversali. Il Pd probabilmente lascerà libertà di coscienza su questo tema. Non ci saranno rotture del governo e di maggioranza, è possibile trovare un accordo”. Cos’è la stepchild adoption?E’ un istituto anglosassone, (letteralmente ‘adozione del figliastro’) utilizzata dal tribunale dei minorenni di Roma per la coppia di lesbiche, e vuol dire l’adozione da parte di uno dei due componenti di una coppia del figlio, naturale o adottivo, del partner. Può riferirsi sia a coppie eterosessuali che omosessuali, anche se viene comunemente riferita a coppie dello stesso sesso. Un chiarimento che è stato accolto positivamente da Alfano. La discussione oggi ha toccato direttamente anche il M5s, impegnato a Imola nella manifestazione che conduce verso le prossime elezioni. Per arrivare ad approvare il disegno di legge sulle unioni civili, è necessaria infatti una maggioranza che, visti gli attuali punti di discordanza, sarà molto probabilmente differente rispetto a quella che oggi costituisce l’esecutivo. Se Ncd dovesse fare un passo indietro, il Pd ha bisogno di numeri e quindi di trovare un’alleanza col M5s e anche con Sel, entrambi sensibili al tema dei diritti civili. Intanto Gianluca Castaldi, capogruppo M5s al Senato ha spiegato “ho chiesto di iniziare a discutere la proposta Cirinnà martedì per poi chiuderla giovedì. E’ il Pd che non vuole, quindi le loro sono chiacchiere. Noi – aggiunge – siamo per i diritti, lo abbiamo detto in aula mille volte, siamo per le unioni civili. Quindi ci troveremo nelle condizioni di fare il bene delle persone che aspettano da 20-30 anni. Il dialogo si apre con le persone perbene e serie, noi dialoghi con il Pd non ne facciamo, ma sui temi sì. Però per dialogare, dall’altra parte deve esserci una persona onesta e seria e in questo caso non c’è”, ha concluso.
Roberta Garofalo