Vaccini, Veronesi: “Lo Stato deve imporre l’obbligo alle famiglie”

Umberto Veronesi (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Umberto Veronesi (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Rispondendo a una precisa domanda sulla rubrica che tiene sul settimanale ‘Oggi’, l’oncologo Umberto Veronesi si è detto favorevole all’ipotesi, annunciata nei giorni scorsi, del diniego dell’iscrizione scolastica ai bambini che non abbiano fatto le vaccinazioni: “La proposta del vaccino obbligatorio per andare a scuola farà litigare molto, ma io sono favorevole, perché i genitori non possono e non debbono mettere a rischio la salute dei propri figli: è un dovere sociale. E se i genitori vengono meno a questo dovere è giusto che provveda lo Stato imponendo l’obbligo”.

Veronesi ha proseguito: “Richiedere i certificati di vaccinazione per l’ammissione alla scuola materna e poi a quella dell’obbligo non significa negare il diritto alla socializzazione e all’istruzione, ma stabilire una regola che protegge tutti i bambini… Ai genitori che si battono contro le vaccinazioni obbligatorie e che sostengono a testa alta il loro diritto a non far vaccinare i figli, voglio sommessamente ricordare che la loro opposizione è resa possibile proprio dal fatto che altri bambini sono stati immunizzati”.

Una delle soluzioni messe in campo dal Ministero, dopo il calo delle vaccinazioni e le molte polemiche che ne sono seguite in questi giorni, è anche la radiazione dall’albo per quei medici che sconsigliano i vaccini alle famiglie. Si tratta di misure che si intendono prendere dopo il decesso di una bimba a Bologna, uccisa dalla pertosse, e la campagna contro le vaccinazioni portata avanti anche sui social in questi mesi. Nei mesi scorsi, sulla questione era intervenuto il ministro Beatrice Lorenzin, prima con un invito a “non abbassare la guardia”, successivamente sottolineando: “Le vaccinazioni sono il primo e più importante strumento di prevenzione grazie al quale sono state risparmiate milioni di vite nel mondo”.

GM