Appena 24 ore prima aveva subito l’ultimo intervento chirurgico al viso, ma Lucia Annibali, con coraggio, ha deciso di mostrare a tutti il volto tumefatto, postando su Twitter alcune immagini, accompagnate dalla didascalia: “Oggi, così… Dopo due anni e mezzo. Per non dimenticare mai quanto male può fare il male”. La vicenda della donna, giovane avvocatessa di Urbino, è tristemente nota. La sera del 16 aprile di due anni fa, infatti, venne aggredita da sconosciuti che le lanciarono sul viso dell’acido.
Per quei fatti, sono stati condannati in Appello Luca Varani, l’ex compagno dell’avvocatessa, considerato il mandante dell’aggressione, a cui sono stati comminati vent’anni di reclusione, e i due esecutori materiali, Ago Talaban e Alstistin Precetaj, per i quali la pena è stata invece di dodici anni. La donna è divenuta il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, tant’è che lo scorso anno, in occasione dell’8 marzo, al Quirinale le è stato conferito un premio “per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito agli affronti fisici subiti”.
Nelle scorse settimane, la sua vicenda si è intrecciata in maniera inevitabile con quella di Stefano Savi e Pietro Barbini, vittime della furia della cosiddetta “coppia dell’acido”. L’avvocatessa, infatti, ha deciso di incontrare le famiglie dei due giovani. Nel corso dell’incontro, il padre di Stefano Savi, Alberto, ha definito la Annibali “una grande donna”, “un angelo e abbiamo avuto la fortuna di incontrarla”. Come noto, nel secondo caso di aggressione si è già arrivati a sentenza, mentre il processo che vede Savi come parte lesa è iniziato da qualche settimana.
