
Sarebbe stata l’esplosione di un motore, a cui è seguito un rapido calo di quota, a causare la sciagura dell’Airbus A321. Una deflagrazione forte, a causa della quale si sono disattivati contemporaneamente tutti i motori, provocando l’incendio e la distruzione del velivolo. Secondo la stampa egiziana potrebbe essere questa l’ipotesi a cui sta lavorando commissione investigativa del Cairo sulla base degli elementi già emersi dall’esame delle scatole nere. Ma le deduzioni sono state presto superate da indiscrezioni sulla prima causa del disastro. Dopo le valutazioni di Downing Street, residenza del premier britannico, ci si è spinti oltre. L’ufficio stampa del premier David Cameron oggi ha parlato a chiare lettere di attentato, rendendo nota la decisione del governo britannico di disporre la “sospensione immediata” di tutti i voli in partenza da Sharm el-Sheik, dove decollò l’Airbus russo. Una valutazione bissata dalle indiscrezioni della Cnn secondo cui le fonti d’intelligence americana ipotizzano che a causare lo schianto dell’aereo sulla penisola del Sinai potrebbe essere stata una bomba piazzata a bordo dallo Stato Islamico. L’ordigno potrebbe essere stata messo sull’A321 una ventina di minuti dopo il decollo dal centro balneare sul Mar Rosso dagli uomini dell’Isis o di un gruppo affiliato. Intanto lo Stato Islamico ribadisce la propria responsabilità, sull’accaduto sebbene non abbia fornito dettagli su come l’aereo sarebbe stato abbattuto. La prima rivendicazione, subito dopo l’incidente, era ritenuta falsa da parte degli investigatori: “Non abbiamo alcun obbligo di spiegare come è stato buttato giù – afferma il solito sedicente jiahdista in un filmato diffuso nelle ultime ore – Prendete il relitto e analizzatelo, prendete le vostre scatole nere e analizzatele. Provate che noi non l’abbiamo abbattuto e come è caduto. Noi preciseremo come è venuto giù nel momento in cui decideremo di farlo”. L’organizzazione terroristica ha sostenuto che l’aereo è stato abbattuto nel 17mo giorno del mese di Muharram del calendario lunare, primo anniversario dell’adesione all’Isis del ramo egiziano dell’organizzazione jihadista, attivo nel Sinai.
Armando Del Bello