“Elena, la figlia del boss del Brenta, fu uccisa”. Maniero: “Avrei fatto strage”

Felice Maniero /foto dal web)
Felice Maniero /foto dal web)

“Per mia figlia avrei dato la vita. Quando mi hanno telefonato da Pescara e mi hanno detto che era morta, mi è crollato il mondo addosso. Dubbi sul suicidio? Se avessi avuto un solo dubbio che invece di uccidersi era stata ammazzata, avrei fatto una strage”.

Così l’ex boss del Brenta, Felice Maniero a proposito del presunto scoop di Report che manderà in onda domenica su Rai3 un’intervista a Giancarlo Carpi, esponente della Legione Brenno, (organizzazione di balordi neonazisti col pallino delle armi, rimasto 6 anni in carcere a Padova dove avrebbe appreso la notizia dell’omicidio dai compagni di cella, ex affiliati della Mala del Brenta.

Dopo un salto nel buio dalla finestra della sua mansarda nel febbraio 2006, Elena Maniero fu ritrovata senza vita in un cortile di un condominio a Pescara dove viveva sotto falso nome. La vicenda è stata archiviata come suicidio per motivi sentimentali, nonostante i dubbi dell’epoca di Felice Maniero, che invece oggi – contattato da Report – non sembra più credere all’ipotesi dell’omicidio.

MD