
Il massacro di Parigi, nel quale è rimasta uccisa la 28enne veneziana Valeria Solarin, non è il primo con vittime di nazionalità italiana. Dalla Tunisia all’Egitto passando per la Nigeria, in diverse parti del pianeta, decine di connazionali sono morti negli ultimi anni a causa di attacchi di matrice terroristica.
– Luciano Tiadotto, di Oleggio, il 16 maggio 2003, resta ucciso in una serie di attentati terroristici a Casablanca, in Marocco, che fanno 41 vittime.
– Nel maggio del 2004, viene ucciso in un attentato terroristico contro un complesso residenziale di Al Khobar, in Arabia Saudita, un cuoco italiano della provincia di Napoli: il 35enne Antonio Amato. L’uomo lavorava nel ristorante del compound “Oasis”. L’assalto terroristico ha provocato 23 morti.
– Il 7 ottobre 2004, Jessica e Sabrina Rinaudo, 20 e 22 anni, di Dronero, in provincia di Cuneo, restano uccise nell’attentato contro l’Hotel Hilton di Taba, in Egitto, che ha fatto 34 mort
– il 23 luglio 2005, Sebastiano e Giovanni Conti, Daniela Maiorana, Rita Privitera e le sorelle Paola e Daniela Bastianutti, restano uccisi negli attentati terroristici a Sharm el-Sheikh, in Egitto, costati la vita di oltre 60 persone.
– 7 luglio 2005: Benedetta Ciaccia, 32enne romana, viene uccisa in uno degli attentati alla metropolitana di Londra.
– 10 agosto 2006: Angelo Frammartino, giovane volontario di Monterotondo, viene ucciso da un palestinese a Gerusalemme.
– 13 febbraio 2010: Nadia Macerini, 37 anni, muore per una bomba esplosa nel ristorante «The German Bakery» a Pune, in India. La donna, di origine toscana, della provincia di Arezzo, lavorava per il centro di meditazione Osho Ashram, situato vicino al ristorante.
– 26 febbraio 2010: viene ucciso Pietro Antonio Colazzo, un funzionario della Aise, l’Agenzia di informazione e sicurezza esterna, in un attacco suicida compiuto dai talebani a Kabul contro due ‘guest house’.
– 8 marzo 2012: l’ostaggio italiano rapito in Nigeria Franco Lamolinara viene ucciso nel corso di un blitz delle forze speciali britanniche. Lamolinara era tenuto in prigionia insieme al britannico Christopher McManus, anche lui ucciso.
– 16 febbraio 2013: Silvano Trevisan, viene rapito insieme ad altri stranieri nello stato di Bauchi in Nigeria. Quasi un mese dopo, il 9 marzo, Ansaru, il gruppo estremista nato da una costola di Boko Haram, annuncia sul proprio sito web l’uccisione dei sette ostaggi di religione cristiana rapiti a metà febbraio nel nord della Nigeria. Il 10 marzo la Farnesina conferma l’uccisione di Trevisan.
– 18 marzo 2015: Nell’attentato al museo del Bardo di Tunisi, per mano dell’Is, tra i 24 morti, per la maggior parte turisti, sono quattro le vittime italiane: Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, Giuseppina Biella, una settantenne di Meda, vicino a Monza, che era in vacanza in Tunisia insieme al marito, il torinese Orazio Conte, informatico di 54 anni, e Francesco Caldara, pensionato di Novara in vacanza con la compagna rimasta ferita.
– 13 maggio 2015: Alessandro Abati, 47 anni, di Alzano Lombardo (Bg) è – insieme alla sua compagna di origini kazake – una delle 14 vittime dell’attacco talebano alla guesthouse di Kabul, in Afghanistan.
– 28 settembre 2015: Il cooperante italiano Cesare Tavella, 50 anni, resta vittima di un agguato nel quartiere diplomatico di Dacca, in Bangladesh. L’uomo, che lavorava per una Ong olandese, stava facendo jogging quando gli hanno sparato più volte. L’omicidio è stato rivendicato dall’Isis.
– 13 novembre 2015: Parigi, Valeria Solesin uccisa nell’assalto di terroristi Isis al Bataclan.
MD