“Vogliamo fare più danno possibile”

French President Francois Hollande walks past during a ceremony at the Hotel des Invalides in Paris on February 3, 2015, in honour of the nine French servicemen killed in an accident in Spain on January 26, 2015. The coffins of nine French military personnel, killed when a Greek F-16 fighter jet crashed at a Spanish base, were paraded to the sound of the funeral march into the courtyard of Les Invalides in Paris ahead of a national tribute led by President Francois Hollande. AFP PHOTO / STEPHANE DE SAKUTIN (Photo credit should read STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/Getty Images)
(STEPHANE DE SAKUTIN/Getty Images)

La  portaerei francese Charles de Gaulle, in navigazione nel Mediterraneo orientale, sono partite le prime missioni per bombardare le postazioni dell’Isis. Ad annunciarlo il capo di Stato Maggiore interforze, generale Pierre de Villiers, da bordo dell’ammiraglia della Marina Militare, spiegando che sono stati distrutti due obiettivi. Fonti giornalistiche ammesse sulla nave avevano riferito di aver visto decollare caccia Rafale carichi di bombe. Da un anno l’esercito francese agisce contro il gruppo in Iraq, con caccia Rafale e Mirage 2000 e un contingente di oltre 700 effettivi. La missione, dopo gli attacchi di Parigi è stata estesa anche alla Siria, limitata fino a quel momento all’invio ai ribelli di armi e dotazioni per le comunicazioni. “Sceglieremo bersagli che faranno il massimo di danni possibili a questo esercito terroristico” aveva dichiarato  Hollande. La portaerei era salpata mercoledì da Tolone. I 26 caccia imbarcati – Rafale e Super Etendard – di fatto triplicano la capacità dei raid francesi nella regione e si sommano ai 12 velivoli di stanza negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania, che fanno parte della coalizione anti Isis. “Il presidente Hollande e io siamo uniti nella nostra determinazione a sconfiggere il malvagio culto della morte, l’Isis” ha intanto dichiarato il primo ministro inglese David Cameron fa margine dell’incontro con Hollande che si è tenuto all’Eliseo e dedicato alla strategia anti-Isis in Siria e Iraq . Prima del vertice i due hanno sostato alcuni minuti in raccoglimento davanti al teatro Bataclan, in memoria delle vittime dell’attacco terroristico del 13 novembre. Un incontro, quello di oggi che ha dato ad Hollande parte del sostegno che sta cercando; la Gran Bretagna è pronta a lanciare rai aerei sulla Siria per sostenere la coalizione anti-Isis, ha infatti annunciato il premier britannico, spiegando che questa settimana cercherà di ottenere l’approvazione del Parlamento di Londra affinché il Paese partecipi ai raid aerei in Siria. L’Inghilterra  partecipa all’azione militare contro lo Stato Islamico solo in Iraq. Cameron  fa sapere che il Paese spenderà 178mld di sterline  – circa 253,8mld di euro –  per la Difesa nei prossimi 10 anni.  Un rafforzamento delle voci di spesa ampiamente fondato sui nuovi scenari prodotti dallo sconvolgimento chiamato Isis in  Medio Oriente e ora anche in Europa, Il presidente francese, François Hollande continuerà a condurre attacchi aerei in Siria, secondo quanto stabilito a settembre. Le stragi di Parigi non hanno causato un’inversione di marcia, dunque, semmai un rafforzamento.

ADB