“Rivoglio la mia pistola, ne va della mia sicurezza”

Rodolfo Corazzo (foto dal web)
Rodolfo Corazzo (foto da Facebook)

“Ho la pistola da 35 anni, non l’ho mai utilizzata e non avrei mai voluto utilizzarla quella sera. Ma la pistola mi ha salvato la vita e la rivoglio al più presto perché ora me l’hanno tolta. Sarebbe stupido se non mi venisse restituita, la rivoglio appena possibile, altrimenti andrò a rompere le scatole a chi di dovere. Riavere la pistola per me significa riavere la mia sicurezza e non sono disposto a farne a meno”, così ai microfoni di Telelombardia si è espresso Rodolfo Corazzo, il gioielliere 59enne che qualche notte fa a Lucino, frazione di Rodano, ha ucciso un malvivente in seguito a una sparatoria.

Come noto, nella sparatoria è morto un pericoloso latitante, il 37enne pluripregiudicato albanese Valentin Frrokaj, ricercato da un anno e mezzo dopo essere evaso il 7 maggio 2014 dal carcere “Pagliarelli” di Palermo dove stava scontando una condanna all’ergastolo per l’omicidio di un connazionale, avvenuto a Brescia nel luglio 2007. Spiega Corazzo, che ha ricevuto la solidarietà di Giovanni Petrali, il tabaccaio di Pantigliate, altro comune nell’hinterland milanese, che nel 2003 sparò contro due rapinatori uccidendone uno: “Non pensavo di averlo colpito al cuore. Di sicuro, però, ho una buona mira grazie ad anni di poligono”.

Prosegue il gioielliere: “Ora vado raramente a sparare ma in passato ho frequentato parecchio il poligono. Le mie pistole sono tutte registrate. È tutta la vita che faccio karate, ho vinto campionati, sono stato presidente della federazione. Ho anche allenato molte forze dell’ordine”. Quindi Corazzo dà indicazioni su quanto avvenuto quella notte: “La mia ipotesi è che uno dei banditi fosse un basista italiano. Durante il colpo non ha mai parlato e dava indicazioni a gesti. Credo che addirittura sia originario della zona. È l’unico che non ha parlato, dava indicazioni a gesti. Potrebbe aver fornito lui le indicazioni per arrivare a me”.

“Salvini? non ho mai votato la Lega, ma ora è uno dei più coerenti e mi va bene. Lo voterei”, ha detto poi Corazzo in un’intervista a ‘La Zanzara’ su Radio24, spiegando di vivere un incubo: “Sono terrorizzato. Con questi due in giro non sono tranquillo, anche se è difficile che tornino. I carabinieri hanno una pattuglia davanti a casa. Spero non succeda niente”. Infine ribadisce che si trattava di legittima difesa e osserva: “Se non fossi stato armato sarei morto ora, ve lo garantisco. In America queste cose non succedono perchè è più facile essere tutelati dalla giustizia. Se un bandito viene a casa mia uno ha il diritto di difendersi”.

GM