
Ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, torna a parlare l’ex ministro e già leader dei Verdi italiani, Alfonso Pecoraro Scanio, attualmente Presidente della Fondazione UniVerde, commentando i dati secondo i quali l’87% degli italiani è a favore dell’investimento in energia alternativa pulita come quella solare. “Quello che sorprende è che l’indice di amore degli italiani per l’energia solare è sempre altissimo, mentre è crollato al 2% il nucleare, come carbone, gas e fossili”, dice Pecoraro Scanio.
L’ex ministro delle politiche agricole prima e dell’ambiente poi ha proseguito: “Gli italiani vogliono che si investa sull’energia solare e si superino questi impedimenti burocratici che creano problemi. Sta aumentando la consapevolezza degli italiani riguardo questa energia. Il governo vuole fare le trivellazioni, invece l’Enel ha capito che il futuro sono le rinnovabili. Mentre si parla di un cambiamento climatico che mette a rischio la sopravvivenza della nostra specie, abbiamo ancora a che fare con governi che continuano a puntare sui fossili”.
“Le lobby petrolifere guardano al guadagno nel giro di 10 anni pur sapendo che si parla di rischio estinzione del genere umano” – sostiene Pecoraro Scanio – “La svolta ci deve essere per forza, se addirittura il Papa ha fatto un’enciclica che poteva essere benissimo il programma dei Verdi”. L’ex ministro fa poi outing sulle sue preferenze politiche: “In Italia c’è un partito come il Movimento 5 Stelle che è ecologista, non è un caso che io ho votato per loro. Se possiamo rivitalizzare anche i Verdi sarebbe l’ideale”.
Infine, da parte di Pecoraro Scanio le accuse dirette all’attuale governo guidato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Il problema è che il governo è arretrato, è sensibile alla parte più retriva del mondo industriale. Purtroppo non si nota l’ambientalismo di Renzi, se non a parole. Le sue scelte vanno nella direzione opposta. I cittadini italiani, chiamati al referendum a giugno, dovranno bocciare la scelta di fare trivellazioni a discapito delle rinnovabili”.
GM