Renzi contro il preside: “Non si dialoga rinunciando al Natale”

Renzi Preside Rozzano Natale
(Pierre Teyssot/AFP/Getty Images)

Matteo Renzi si è unito al coro pressoché unanime di proteste e forti prese di posizione nei confronti di Marco Parma, il dirigente scolastico dell’Istituto Garofani di Rozzano balzato agli onori della cronaca per aver deciso di “cancellare” il Natale dalla sua scuola, rinunciando al tradizionale concerto, a qualsiasi addobbo e al crocifisso nelle classi. Il suo intento era quello di “non urtare gli alunni di altre fedi”, ma la sue bizzarra decisione ha fatto infuriare i genitori di quasi tutti i ragazzi e i bambini che frequentano la scuola e tutto il mondo politico. Il Presidente del Consiglio ha detto: “Il Natale è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni. Se pensava di favorire integrazione e convivenza in questo modo, mi pare abbia sbagliato di grosso. Confronto e dialogo non vuol dire affogare le identità in un politicamente corretto indistinto e scipito. L’Italia intera, laici e cristiani, non rinuncerà mai al Natale. Con buona pace del preside di Rozzano”. Nel frattempo il preside si è dimesso dal proprio incarico, ma le prese di posizione politiche bipartisan non si placano. Dal Partito Democratico ha parlato il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che ha definito la scelta del preside una “decisione miope, presa da chi ancora confonde l’inclusione con il quieto vivere”. Durissimo poi l’attacco della Lega con Matteo Salvini: “Secondo me dovrebbero essere licenziati quegli insegnanti e quei presidi che cancellano il Natale, chi cancella il presepe e la storia di Natale non è adatto a fare quel lavoro”. Sulla stessa linea il forzista Gasparri: “Giannini allontani dalle scuole chi cancella il Natale”. 

F.B.