La scuola dice no alla visita natalizia del vescovo per rispetto ai non cattolici

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Il vescovo di Sassari che non potrà visitare la scuola elementare (Arcidiocesi Sassari)

Quando ancora deve placarsi la polemica per il preside di Rozzano che voleva cancellare tutte le manifestazioni natalizie dalla scuola per non urtare la sensibilità degli alunni di altre religioni, arriva da Sassari una storia simile. Purtroppo la similitudine riguarda soprattutto il malinteso senso dell’integrazione etnica e religiosa e la mancata comprensione di quanto sia importante conservare le proprie tradizioni e la propria cultura pur nel rispetto delle altre religioni.

La scuola protagonista di questa vicenda è un istituto famoso per il lavoro fatto in termini di integrazione e multiculturalità, tanto che quest’anno gli alunni di varie nazionalità e non cattolici che frequentano l’istituto sono 122 su 250. La dirigente scolastica Patrizia Mercuri, d’accordo con il Consiglio d’Istituto ha deciso di non accettare la visita del vescovo di Sassari che come da tradizione voleva visitare le scuole elementari in occasione del Natale. La decisione è stata presa “per rispettare la sensibilità di tutti” e non sarà nemmeno concesso l’incontro in Chiesa, se non alla presenza dei genitori che vogliano portare i loro figli.

La preside ha spiegato così la decisione: “Trarremmo sicuramente un grosso vantaggio culturale nel dialogare con il vescovo e le associazioni cittadine sulla situazione in cui versa il quartiere e sulla necessità di costruire un progetto di pace e di convivenza civile, ma occorre rispettare anche il modo di operare della nostra scuola”. Tradotto significa che l’arcivescovo Paolo Atzei se vuole può lavorare con l’istituto per progetti d’integrazione, ma non può mettere piede nella scuola.

F.B.

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