
Da quando è iniziata la legislatura all’Ars, tre anni fa, la deputata siciliana Alice Anselmo è riuscita a cambiare ben sette gruppi parlamentari: dal Megafono, il movimento politico creato dal governatore siciliano Rosario Crocetta, a Territorio, da Democratici e Riformisti al Gruppo misto, da Articolo 4 a Udc. Fino all’ultimo recente approdo nel Partito democratico, che come se non bastasse l’ha anche eletta immediatamente capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana.
La Anselmo non sembra essere scalfita dalle polemiche sul suo ‘trasformismo’ e si limita a commentare: “Dopo giorni di dibattiti a volte intensi, ora bisogna concentrarsi solo sui prossimi impegni parlamentari, ad iniziare dalla legge di stabilità. So di dover portare avanti un lavoro importante e pieno di responsabilità ma so anche di poter contare su un gruppo di parlamentari competenti e determinati”. Nonostante sia di fede ‘renziana’, la Anselmo era stata votata da giovani turchi, ex cuperliani e area Speranza.
Era quindi andata al ballottaggio con Luca Sammartino che, indicato dai ‘renziani’ di Davide Faraone, all’inizio della riunione del gruppo parlamentare aveva comunicato il suo ritiro. Così la Anselmo è stata nominata capogruppo all’unanimità. “Il gruppo parlamentare con l’elezione a capogruppo di Alice Anselmo ha fatto una scelta di rinnovamento e di qualità” – ha affermato Giuseppe Bruno, Presidente Pd Sicilia – “Sono certo che lei, insieme a tutto i deputati del Pd, saprà rilanciare l’iniziativa legislativa del nostro partito guardando a quelle politiche innovative e di sviluppo che i cittadini si attendono”.
GM