
Bogdan è un bambino di etnia rom che non aveva curato il suo problema uditivo: sordo dalla nascita, il piccolo di fatto non era mai potuto andare a scuola. Del suo caso si sono interessati i volontari della Comunità di Sant’Egidio, che lo hanno trovato in una baracca nel campo abusivo di via Ripamonti, quindi hanno chiamato l’Ufficio scolastico provinciale, alla ricerca di una scuola pronta ad accogliere il bambino. Bogdan è stato finalmente iscritto all’istituto di via Costantino Baroni, dove è seguito dalla maestra Flaviana Robbiati, già Ambrogino d’oro per aver in passato aiutato la comunità rom nel percorso di integrazione.
Spiega a ‘Repubblica’ Stefano Pasta della Comunità di Sant’Egidio: “La sua storia ci ha colpiti in modo particolare. L’abbiamo conosciuto una sera, mentre al lume di candela copiava, senza poterle capire, le letterine che la mamma gli aveva scritto su un foglio. A volte cercava di imitare il cugino che faceva i compiti delle vacanze”. Però Bogdan a scuola non c’era mai andato, perché “quasi totalmente sordo e muto e non è stato curato. Se qualcuno si fosse preso cura di lui per tempo probabilmente non sarebbe in questa situazione”.
Da parte sua, la Robbiati, che ha preso a cura la vicenda del piccolo Bogdan e della giovane madre Alina, disoccupata e in cerca di lavoro, rileva: “Bogdan voleva studiare, lo faceva capire in tutti i modi. Noi stiamo solo cercando di aiutarlo a soddisfare il suo sogno E’ un bambino di grande tenerezza, capace di comunicare istintivamente con i sorrisi e con gli occhi”.
GM