Rissa in discoteca: muore un ventenne

Oltjan Nela (foto Facebook)
Oltjan Nela (foto Facebook)

Non ce l’ha fatta Oltjan Nela, il ventenne operaio albanese raggiunto all’addome da una coltellata sferrata lunedì sera da un connazionale di 21 anni, a seguito di una lite iniziata in un locale di Borgo Bovio, a Terni. Nella serata di ieri, i medici hanno comunicato al padre del giovane che purtroppo quel fendente era stato fatale per il figlio. Oltjan Nela era incensurato e si trovava a Terni con la famiglia da 13 anni: gli sforzi compiuti dell’equipe di Chirurgia generale e vascolare si sono rivelati vani.

Da una prima ricostruzione, sembra che a scatenare la rissa sia stato uno sguardo di troppo rivolto dal ventenne a una giovane ternana, che si trovava nel locale in compagnia del fidanzato. Le indagini, che il dirigente della Mobile, Alfredo Luzi, ha definito “delicate e difficili ma concludenti”, hanno consentito di fare luce sulla vicenda, portando in carcere i quattro presunti aggressori. Si tratta dell’esecutore materiale dell’omicidio, ovvero Mariel Mjeshtri, 21 anni, e di tre ternani di 28, 32 e 34 anni, accusati di favoreggiamento e concorso nell’omicidio. 

Il sostituto procuratore Raffaele Pesiri, titolare del fascicolo, aveva contestato a Mjeshtri il tentato omicidio che dopo la morte sarà riformulato con l’accusa di omicidio. La difesa del giovane albanese e di uno dei tre ternani finiti in  manette, rappresentata dall’avvocato Massimo Proietti, sostiene che il 21enne abbia reagito perché si sentiva minacciato: “Mariel si è difeso perché era stato minacciato dalla vittima che aveva estratto un coltellino, uno degli oggetti sequestrati dagli inquirenti accanto al ferito. Il mio assistito ha agito per legittima difesa”.

 

GM