
Aveva condiviso un post su Facebook dove raccontava le lamentele per la mensa scolastica dei bambini, ma l’azienda per cui lavorava l’ha licenziata. È il caso di Daniela Ciampa 38 anni di Nichelino comune torinese. La donna dipendente della ditta che gestisce la mensa scolastica da lei criticata, era stata sospesa per cinque giorni per quel post dove i genitori riferivano di insetti nei cibi dei loro figli. “Non ho commentato da dipendente, ma da madre. Mio figlio va a scuola a Nichelino e io pago il servizio Nel post avevo scritto che neanche a me sarebbe piaciuto mangiare un piatto di polenta con uno scarafaggio. Non ho citato l’Euroristorazione e francamente, visto che il mio profilo ha tutte le restrizioni sulla privacy non capisco nemmeno come abbiano fatto a leggere un mio post” ha spiegato la dipendente che si è dovuta affidare ad un legale per risolvere la situazione. Il direttore della ditta aveva frenato sull’ipotesi licenziamento dichiarando: “Per ora è una sospensione retribuita” ma poco dopo è arrivato l’allontanamento, contro il quale la donna sta valutando di ricorrere al Tribunale del Lavoro per difendere i propri diritti.
Brunella Rossi