
Uccisa a vent’anni dal suo amico con cui era uscita per una sera e che lei aveva respinto quando aveva cercato un pesante approccio sessuale. E’ morta così Vanessa Simonini. Il suo corpo è stato trovato la mattina dll’8 dicembre 2009 su una stradina che porta al greto del fiume Serchio vicino a Gallicano (Lucca). L’assassino si chiama Simone Baroncini, 35 anni, operaio incensurato di Pisa. Ha confessato dopo aver tentato di depistare le indagini raccontando di un’aggressione subita da sconosciuti mentre si trovava in macchina con Vanessa. Baroncini è stato arrestato. I carabinieri erano stati allertati dai genitori della ragazza preoccupati per il suo mancato rientro. Verso l’1,30 di notte, lo stesso Baroncini aveva telefonato parlando di un’aggressione da parte di due uomini incappucciati che avevano rapito la ragazza. L’uomo ha detto che si trovava in macchina con Vanessa e che gli aggressori l’avevano portata via. I carabinieri sono riusciti a rintracciarlo, l’hanno messo alle strette e, in capo a qualche ora, l’uomo ha raccontato tutto.
I due si conoscevano da molti anni e frequentavano lo stesso bar. Negli ultimi tempi, nonostante la differenza di età, era nata un’amicizia più profonda. Quella sera Vanessa aveva accettato di andare ad una festa con “Il Pisa”.
In auto, sulla stradina sterrata l’uomo ha tentato un approccio, ma la ragazza ha reagito, graffiandolo e respingendolo. A quel punto, Baroncini ha perso il controllo e l’ha uccisa. In un primo istante ha pensato al suicidio e ha cercato di respirare anidride carbonica, ma il tentativo non gli è riuscito e, allora, ha inventato la storia dell’aggressione che ha portato avanti con i Carabinieri.
La mamma di Vanessa, Maria Grazia Forli, da quella notte di 6 anni fa dedica la sua vita alla memoria della figlia e alla richiesta di giustizia per le donne oggetto di violenze: scrive libri, fonda l’associazione “Non ti scordar di me”, fa incontri nelle scuole e arriva sino al Parlamento, dove incontra la presidente della Camera Laura Boldrini per chiedere una legge ad hoc per la certezza della pena e l’eliminazione di sconti sulla detenzione per chi si macchi del reato di omicidio volontario. Durante l’ormai consueta fiaccolata commemorativa del 7 dicembre scorso è stata presentata anche una nuova canzone dedicata proprio a Vanessa, che porterà nel titolo semplicemente il nome della ragazza, composta dal musicista e cantante lucchese Christian Lori, originario del Piemonte, ma abitante a Filecchio, frazione di Barga non lontana da Gallicano.
MD