
A più di quattordici anni dalla morte di Serena Mollicone, la 18enne scomparsa da Arce, in provincia di Frosinone, e ritrovata uccisa il 3 giugno 2001 a pochi chilometri da casa, arriva la richiesta del padre Guglielmo il quale – secondo quanto riporta il settimanale ‘Oggi’ – ha manifestato l’intenzione che “tutta la popolazione maschile di Arce venga sottoposta all’esame del Dna”. Secondo il settimanale, “il 7 gennaio prossimo, il gup Angelo Valerio Lanna dovrà decidere se archiviare l’inchiesta sull’omicidio di Serena. Si opporrà Guglielmo Mollicone, il papà di Serena, assistito dal generale Luciano Garofano, dall’avvocato Dario De Santis e dalla psicologa investigativa Laura Volpini i quali chiederanno che venga prelevato il profilo genetico a tutta la popolazione maschile di Arce”.
La richiesta di Guglielmo Mollicone, sulla falsariga di quanto avvenuto con il caso di Yara Gambirasio, in cui proprio il Dna consentì di risalire a Massimo Bossetti, viene così spiegata dal legale della famiglia della giovane scomparsa, Dario De Santis: “Arce ha 6 mila abitanti. Ma non sarà comunque un prelievo di profili genetici a tappeto. Una volta individuati i ceppi familiari sarà sufficiente prelevare e confrontare il Dna di una sola persona per ceppo. Se si troverà una somiglianza con i due Dna scoperti sul nastro adesivo che avvolgeva Serena stringeremo il cerchio su tutti i componenti di quel gruppo familiare. I costi quindi non lieviteranno come è accaduto con l’omicidio di Yara”.
GM