Marò, l’Italia chiede al tribunale dell’Aja il rientro di Girone

Girone Marò
Salvatore Girone (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Il governo italiano ha depositato al Tribunale Arbitrale costituito presso la Corte Permanente d’Arbitrato de l’Aja la richiesta di “autorizzare il fuciliere Girone a tornare in Italia e a restarvi per tutta la durata della procedura arbitrale in corso fra le parti”. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri italiano che ha pubblicato una nota per spiegare la nuova mossa nella vicenda dei due fucilieri di marina accusati di omicidio in India: “La richiesta si inserisce nel quadro dell’arbitrato internazionale avviato dal Governo italiano lo scorso 26 giugno e segue la misura cautelare già resa dal Tribunale per il Diritto del Mare di Amburgo lo scorso agosto, con la quale è stata ordinata la sospensione di tutti i procedimenti giudiziari a carico dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Con tale istanza, l’Italia ha chiesto al Tribunale Arbitrale di riconoscere e proteggere alcuni diritti fondamentali anche prima delle soluzione definitiva della controversia. Il Tribunale fisserà la data di discussione della richiesta italiana. L’Italia è determinata a far valere in giudizio il diritto esclusivo all’esercizio della giurisdizione sulla vicenda della Enrica Lexie, nonché l’immunità che il diritto internazionale riconosce ai militari che operano nell’esercizio delle loro funzioni”.

Una mossa ufficiale del governo italiano che prova a smuovere le acque fin troppo calme dato che stiamo parlando di una vicenda che dura ormai da anni e che le prove a discolpa dei due marò sono ormai tante e tali da rendere quasi imbarazzante che si sia ancora a questo punto.

F.B.

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