
Pietro Busi è un tredicenne di Broni, in provincia di Pavia. Il quotidiano ‘La Provincia Pavese’ ha raccontato che il teenager ha rinunciato a una canna da pesca, il suo regalo di Natale, per donare l’equivalente in denaro – 150 euro – al Gruppo amici di Amref. Contemporaneamente, presso la scuola media che frequenta, Pietro ha promosso una raccolta fondi per aiutare un bambino appena arrivato in Italia dal Camerun ad acquistare del materiale scolastico. La decisione del tredicenne ha scatenato vari commenti su Facebook: “indottrinato dai genitori”; “cittadino esemplare, chissà quanto sarà felice quando gli diranno che il 35% della sua donazione è andato in pubblicità e oneri di gestione”; “prima gli italiani e poi gli stranieri” e “già indottrinato dai genitori”. “Quello che mi piacerebbe far capire – ha spiegato la madre del bambino riferendosi ad Amref – è che mio figlio non ha fatto questo per un articolo di giornale ma solo perché coinvolto emotivamente dalle vostre iniziative e dalle due splendide volontarie. Base dell’educazione che io e mio marito stiamo dando ai nostri figli è la libertà di pensiero e di espressione”. E a proposito di libertà di espressione, uno dei commenti più simpatici sui social network è stato: “Se leggesse questi civilissimi commenti Babbo Natale avrebbe un infarto…”. O più probabilmente chi ha criticato il bambino non riceverebbe un regalo.
L. B.