Avrebbe dovuto difendere la sua bambina dai ‘mostri’ ma l’orco era lui. Un uomo di 54 anni ha violentato per 13 anni la figlia, da quando questa ne aveva appena 5. Un incubo durato quasi 3 lustri, ripetuti abusi avvenuti nel silenzio della famiglia che sapeva cosa stava accadendo. Dalle prime molestie, il maniaco passò a violenze complete quando la ragazzina raggiunse l’età di 10 anni, approfittando di lei quando in casa non c’era nessuno o in macchina, in luoghi appartati. Ogni tentativo di resistenza era inutile perché il padre minacciava la figlia di non mandarla a scuola – unico posto dove si sentisse sicura – e perché, una volta scoperte le violenze, nessuno della famiglià denunciò l’uomo, limitandosi a dei rimproveri verbali. Costretta ad abortire dopo essere rimasta incinta, un anno fa la ragazza, ancora minorenne, ha denunciato il padre: arrestato e incarcerato. A mettere nei guai l’uomo anche alcune intercettazioni durante le visite in galera, nelle quali si giustificava dicendo di essere stato provocato dalla giovane. L’aguzzino è stato condannato a 18 anni di carcere con rito abbreviato, dal tribunale di Como. La pena base di 27 anni è stata diminuita di un terzo con lo sconto previsto dal rito.
L. B.
