Atmosfera tesa ieri alla Camera durante il voto per la mozione di sfiducia individuale presentata nei confronti del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi dal Movimento cinque stelle per la questione Banca Etruria. Come noto, l’Aula ha bocciato la proposta di sfiducia con 129 voti a favore e 373 contrari. A scaldare gli animi, l’intervento del pentastellato Alessandro Di Battista, che ha accusato: “Partiti e banche sono la stessa cosa, come le banche piazzano titoli tossici i partiti, a cominciare dal Pd passano provvedimenti tossici, utilizzando la compiacenza di parte della stampa che non ha minimamente buttato fango sulla Boschi”.
Di Battista ha citato l’intervento contro il ministro fatto qualche giorno fa dallo scrittore Roberto Saviano: “Oggi lo ha fatto solo un intellettuale, Saviano, sentendosi rispondere da voi che lo ha fatto per vendere più libri. Ipocriti”. Secondo il deputato, diverso sarebbe stato l’atteggiamento del Pd se al posto della Boschi “ci fossero state la Polverini o la Gelmini o la Carfagna, ministre del governo Berlusconi. In quel caso sarebbero insorti tutti”. A Di Battista ha risposto Ernesto Carbone, deputato del Pd e fedele renziano, che su Twitter ha accusato: “I grillini figli dei fascisti fanno la morale a noi? Sciacquatevi la bocca”.
“Abbiamo ascoltato Di Battista e abbiamo capito perché Maria de Filippi non l’ha preso ad Amici”, ha concluso Carbone. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle non ha mai nascosto le simpatie politiche del padre Vittorio, che è stato consigliere comunale in quota Msi a Civita Castellana, sottolineando però le differenze tra lui e il genitore in un’intervista a Daria Bignardi: “Sono fiero di essere figlio di mio padre, ma mio padre è mio padre e io sono io”. In un’altra intervista, Di Battista aveva sottolineato: “Mio padre non è di destra, mio padre è fascista”.
GM
