
Il terribile incidente è avvenuto sabato sera sulla strada che che da Rodengo Saiano porta a Ome, in provincia di Brescia. Alla guida papà Catalin, autotrasportatore di 38 anni che per motivi ancora imprecisati (colpo di sonno? velocità eccessiva?) ha perso il controllo della sua Bmw. A bordo della vettura viaggiavano insieme a lui la moglie Nicoleta di 25 anni e Alexandru, uno dei loro figli, il più piccolo, di soli sei mesi.
Purtroppo per la donna e per il bambino non c’è stato nulla da fare. Lo schianto contro l’albero ha ucciso sul colpo NIcoleta e ha concesso soltanto due ore di agonia al piccolino. Il papà invece si trova in coma e sta lottando in queste ore tra la vita e la morte all’Ospedale Civile di Brescia. Il risvolto ancora più triste di tutta questa vicenda è la sorte del fratello maggiore. Porta il nome del fratellino morto e forse quello sarà l’unica cosa che gli rimarrà della sua famiglia. Il piccolo, che ha solo 7 anni, era rimasto a casa della zia a Ome perché era molto stanco e i genitori gli avevano concesso di rimanere lì a dormire. Grazie a questa scelta è scampato all’incidente. Quale futuro lo aspetta ora difficile dirlo. Come reagirà a questa notizia? Come cambierà la sua vita improvvisamente stravolta da una tragedia così terribile e devastante?
La famiglia abitava a Ome da circa un anno, in piazza Aldo Moro, non lontano dal municipio e dall’oratorio. Il paese è incredulo. Nicoleta viene ricordata da tutti come una ragazza gentile che si occupava con amore dei propri figli. Sulla porta della casa in cui abitavano c’è un piccolo angioletto di cartone, simbolo di un Natale imminente che questa famiglia non potrà più vivere.
F.B.