
Il periodo di Natale dovrebbe essere un momento di grande gioia e felicità per tutti, soprattutto per i bambini che ricevono i regali e poi hanno tutto il tempo per goderseli prima che ricominci la scuola. Non è stato così per questa povera bambina di 7 anni residente a Buonvicino, in provincia di Cosenza. La piccola Gaia, questo era il suo nome, si trovava nella propria abitazione insieme alla madre Romina Maiolino, 40 anni. In base alle prime ricostruzioni, entrambe sarebbero state vittime delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufa presente nella camera da letto. La donna è finita intossicata in ospedale, mentre per la bimba non c’è stato nulla da fare. A dare l’allarme un parente indispettito dal fatto che nessuno aprisse la porta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri insieme al personale medico del 118. Gli agenti e i sanitari hanno trovato la piccola senza vita sdraiata sul letto di fianco alla mamma che si trovava in uno stato di semi incoscienza. Per la bambina purtroppo non c’era più nulla da fare. La Procura di Paola ha subito disposto l’autopsia sul suo corpicino per confermare l’ipotesi fatta in prima istanza e svolgere tutti gli accertamenti del caso. Nel frattempo i vigili del fuoco stanno eseguendo le verifiche di rito all’impianto di riscaldamento per capire quale fosse il problema che ha causato l’esalazione fatale.
Quel che è certo e non necessita di ulteriori indagini è il fatto che una giovanissima vita è stata spezzata per sempre da una tragedia casalinga che forse poteva essere evitata. Uno dei periodi più belli e gioiosi della vita di un bambino è stato stroncato da ciò che di più lontano c’è dai pensieri di un bimbo: la morte.
F.B.