Carla è tornata a parlare

 

carla2

Carla Ilenia Caiazzo, 38 anni, la donna che il primo febbraio scorso, ancora gestante, venne ustionata gravemente da Paolo Pietropaolo,  suo compagno e padre della bambina, per la prima volta dal ricovero è stata in grado di rispondere alle domande dei magistrati. La donna ha raccontato ai pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso che si occupano dell’inchiesta le fasi dell’aggressione che la ridusse in fin di vita La settimana scorsa i magistrati si erano recati in ospedale per ascoltarla al reparto di rianimazione del Cardarelli, dove la donna è tuttora ricoverata, ma in quella circostanza non fu in condizioni di parlare. Secondo le poche indiscrezioni trapelate, la donna conserva ricordi sufficientemente lucidi della lite con l’uomo avvenuta nei pressi della sua abitazione a Pozzuoli, al culmine della quale Pietropolo commise l’irreparabile. L’ incontro con i magistrati è durato circa un’ora- La donna avrebbe ricostruito i momenti difficili del rapporto con il quarantenne ora  in carcere con l’accusa di tentato omicidio premeditato, aggravato dalla crudeltà, e stalking. “Non avevo intenzione di uccidere Carla…dopo averle dato fuoco, non l’ho nemmeno investita nonostante avessi potuto. Avevo intenzione di sfregiare il viso di Carla che è una ragazza molto bella” furono le prime sconcertanti dichiarazioni del suo aggressore.Le ultime fasi della fuga dell’uomo, dopo il ferimento, furono riprese in un video da un cittadino la cui attenzione è stata attirata dalla guida incerta del fuggitivo. Nelle immagini si vede Pietropaolo alla guida di una Lancia Y mentre tenta un sorpasso e va a sbattere contro il guard-rail. Poco dopo il ricovero in ospedale, Carla Ilenia diede alla luce la bimba nata dalla sua relazione con l’uomo che l’ha ridotta in fin di vita. A quanto si è appreso, i pm ritorneranno in ospedale nei prossimi giorni per acquisire altri elementi utili all’inchiesta, dopodiché formuleranno la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Pietropaolo.