D’Alema disposto a tutto pur di far cadere Renzi?

Massimo D'Alema (FETHI BELAID/AFP/Getty Images)
Massimo D’Alema (FETHI BELAID/AFP/Getty Images)

L’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema sarebbe pronto anche a votare per la grillina Virginia Raggi come sindaco di Roma pur di fare uno sgambetto all’attuale premier, Matteo Renzi. Questa l’indiscrezione che emerge questa mattina in un articolo pubblicato dal quotidiano ‘La Repubblica’ e che sta gettando nello scompiglio il Partito Democratico. Si legge nell’articolo che l’ex presidente Ds avrebbe confidato ai suoi l’intenzione di votare la Raggi perché pur di “mandare via Renzi” è disposto a votare anche “Lucignolo”.

Nei giorni scorsi, anche Ignazio Marino aveva lasciato intendere la propria volontà di votare Raggi al ballottaggio, ma nel caso di D’Alema il “piano” prevederebbe anche la vittoria di Parisi a Milano e la costituzione di un comitato per il ‘No’ al referendum di ottobre. Essendo stato presidente della Bicamerale, Massimo D’Alema non è d’accordo con chi dice “che la Carta non si tocca a prescindere” e al contempo condanna il provvedimento del governo Renzi, che a suo avviso assumerebbe una “deriva autoritaria”.

Dopo la pubblicazione dell’articolo, il presidente dem Matteo Orfini ha in un certo senso provato a richiamare all’ordine l’ex premier, twittando: “Spero che smentisca al più presto. E che venga a darci una mano in questi ultimi giorni di campagna”. Poi a Radio Capital è intervenuta la vicesegretaria Pd Debora Serracchiani: “Siamo di fronte a questioni personali. Sfasciare tutto non serve”. In mattinata la smentita dello stesso D’Alema: “Frasi false, frutto della fantasia del cronista e della volontà dei suoi mandanti”. La nuova grana in casa Pd sembra però ormai essere esplosa.

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GM