
Quando un bambino nasce tutti si prodigano per proteggerlo e coccolarlo in ogni modo. In ospedale i neonati vengono solitamente portati al nido e tenuti comodi nelle loro culline. Spesso vengono messi dietro ad una vetrata dalla quale tutti i parenti possono ammirare il piccolo appena venuto al mondo. Ecco tutto questo non accadeva nell’ospedale Domingo Guzmán Lander nello stato di Anzoategui, nel nord-est del Venezuela. Infatti alcune foto diffuse su internet dall’avvocato Manuel Ferreira, militante della MUD (Tavola dell’Unione democratica) e responsabile del dipartimento diritti umani, hanno messo in mostra una realtà ben diversa. Qui i neonati venivano messi in scatole di cartone che prima contenevano farmaci e altro materiale sanitario, riciclate con questo nuovo uso. Niente culle, niente lenzuoline. Una situazione veramente incresciosa che ha scatenato furenti polemiche. La direzione sanitaria dapprima ha parlato di un falso, poi il direttore José G. Zurbarán ha definito la diffusione di queste immagini su Twitter “un attacco mediatico feroce”. Nel frattempo altre dipendenti si affrettavano a pubblicare foto in cui si vedevano delle normali culle. Alla fine il medico si è in realtà tradito dicendo che “ci sono persone che utilizzano situazioni isolate per attaccare chi, giorno dopo giorno, dà il meglio di sé”. Una mezza ammissione che dà l’idea che dopo lo scandalo nell’ospedale si siano affrettati a far sparire le scatole e a tirare fuori le culle vere.
F.B.
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