Attaccato da un topo con la rabbia, ma in ospedale non c’è l’antidoto

(Websource/archivio)
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Se l’è vista davvero brutta un uomo di Jesi che ha avuto due momenti davvero difficili da superare. Il primo è stato l’attacco di un ratto affetto da rabbia che lo ha preso a morsi in più punti. Il secondo è stato quando una volta giunto all’ospedale di Jesi gli viene detto che al momento l’antidoto non c’è e che bisogna farlo arrivare dall’Emilia Romagna. Fortunatamente per il paziente marchigiano è andato tutto bene. Fondamentale per il salvataggio dell’uomo è stata anche e soprattutto la tempestività di azione del Centro di Riferimento Antidoti che ha sede a Ferrara. Una volta arrivato a Jesi l’antidoto per la sospetta infezione da rabbia al paziente sono state somministrate due fiale di immunoglobulina umana antirabbia, un’iniezione che deve assolutamente essere effettuata entro 4-6 ore dal momento del morso del topo. I minuti dunque erano contati e l’ansia era tanta anche perché prima di trovare l’antidoto a Ferrara i sanitari di Jesi avevano fatto altri tentativi presso ospedali più vicini, ma nessuno ce l’aveva a disposizione. Il paziente ora è fuori pericolo.

F.B.