Caso scontrini: arriva la sentenza per Ignazio Marino

Ignazio Marino (TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
Ignazio Marino (TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è innocente: è arrivata poco fa la sentenza per la vicenda scontrini, uno dei motivi principali che portarono alle sue dimissioni. L’ex principale inquilino del Campidoglio è stato assolto dalla triplice accusa di peculato, falso e truffa. La sentenza è stata pronunciata dal gup Pierluigi Balestrieri, che respinto le richieste dei pm Roberto Felici e Pantaleo Polifemo. Per lui, la Procura aveva sollecitat la pena di 3 anni e un mese di reclusione, scontata di un terzo per la scelta del rito abbreviato, mentre il Campidoglio si era costituito parte civile, chiedendo 600mila euro di risarcimento per il danno d’immagine procurato alla città.

Come noto, l’accusa per Ignazio Marino è di aver pagato con la carta di credito del Comune 56 cene private, fatte passare come “incontri istituzionali”. Nel capo di imputazione si leggeva che Marino avrebbe pagato i pasti “nell’interesse suo, dei congiunti e di altre persone non identificate”, cagionando così “un ammanco stimato in euro 12.716”. Per tale condotta – sottolineava l’accusa – veniva contestato il peculato, mentre il reato di falso sarebbe stato commesso in relazione alle “disposizioni impartite al personale affinché formasse dichiarazioni giustificative inserendo indicazioni non veritiere, tese ad accreditare la natura istituzionale dell’evento e apponendo in calce alle stesse la di lui firma”. Per l’accusa di truffa, ci si riferisce alla Onlus Imagine, fondata nel 2005 da Ignazio Marino, quando questi operava come chirurgo. Per i primi due reati, il fatto non sussiste, per il terzo non costituisce reato. Per entrare nel merito della decisione del giudice, occorrerà attendere le motivazioni.

“Sono felice, aspettavo questo esito perchè sapevo di essere innocente. Ringrazio la giustizia, di fronte ad accuse infamanti e a comportamenti dei media e della politica molto pesanti, è stata finalmente ristabilita la verità” – ha commentato Ignazio Marino dopo l’assoluzione – “Innanzitutto desidero ringraziare i miei avvocati, Enzo Musco, Franco Moretti e Martuscelli, i quali con passione e vera dedizione e con alta professionalità si sono battuti perché la verità fosse affermata. Desidero sottolineare come anche nei momenti più bui di questa vicenda io non ho mai cessato di credere alla giustizia. La strategia vincente è stata quella di chiedere un confronto tra le tesi oggi bocciate della Procura della Repubblica e le affermazioni di verità che durante questo lungo anno ho pronunciato in ogni sede. È chiaro che questa decisione sarà oggetto di valutazione in sede politica e che sarà criticata o lodata espressamente a seconda dei punti di vista da cui ci si mette. Per me questa decisione ha soltanto il valore del ripristino della verità e della conseguente mia interiore tranquillità”. Poi sul suo futuro politico: “Devo dire che non è questo il momento per prendere decisioni ma è invece un momento di riflessione su quello che è stato e su quello che verrà”.

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GM