
La prima notte dopo il fortissimo terremoto che ieri ha distrutto numerosi comuni della Marche e non solo è stata terribile. Una vera e propria notte da incubo con centinaia di scosse d’assestamento, alcune anche molto forti. La peggiore si è avuta alle 4.27 ed aveva una magnitudo di 4,2 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato a 11 chilometri di profondità e a soli 3 chilometri da Norcia. La faglia che si è aperta dopo il sisma del 24 agosto e che ha causato le nuove scosse continua dunque a far tremare la terra e per le migliaia di sfollati non c’è un attimo di pace. La Protezione civile e gli altri operatori impegnati sul campo stanno assistendo quasi ottomila le persone rimaste di fatto senza casa, o perché completamente crollata o perché irrimediabilmente danneggiata e inagibile. In particolare gli sfollati sono oltre 900 in Umbria: quasi 400 presso strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre 500 in strutture di prima accoglienza allestite dai comuni. Nelle Marche, gli assistiti sono circa 6.500, di cui oltre 2.000 sono stati portati negli alberghi della costa adriatica e 4.000 in strutture di prima accoglienza improvvisate come palestre e scuole. Nel Lazio, 130 persone sono ospitate in una struttura allestita a Leonessa. A complicare il tutto ovviamente c’è anche il freddo che inizia a farsi molto pungente in questo periodo e in queste zone soprattutto. A Norcia e nei territori colpiti dal sisma, si sono registrate temperature molto basse con punte anche di due gradi, una complicazione in più per chi non ha più la propria casa.