
Sette morti e oltre 50 feriti: è questo il bilancio del terribile incidente avvenuto lo scorso 9 novembre a Croydon nella periferia sud di Londra, a causa del deragliamento di un tram. Tutto è successo intorno alle 6 del mattino, quando un tram si è ribaltato in seguito appunto a un deragliamento: secondo i primi accertamenti e le testimonianze raccolte, il mezzo usciva da un tunnel poco fuori Croydon, e l’alta velocità sarebbe stata una causa scatenante. I soccorsi non hanno tardato a sopraggiungere sul luogo (oltre cento operatori del servizio di emergenza hanno lavorato per oltre sei ore nel tentativo di liberare le vittime), e le forze dell’ordine hanno, naturalmente aperto un’inchiesta. Nel mirino degli investigatori è finito l’autista, un uomo di 43 anni, arrestato per presunta negligenza e ora in detenzione con l’accusa di strage colposa. Il nome della prima vittima identificata ufficialmente è Dane Chinnery, 19 anni: era sul tram per andare al lavoro e stava parlando con l’amico quando è avvenuta la tragedia: lui è morto, il compagno è invece sopravvissuto. “Dopo l’incidente è stato come camminare in una zona di guerra”, ha dichiarato il 20enne ai media britannici ricordando che stava parlando con Dane dei loro rispettivi lavori quando è avvenuta la tragedia. Un’altra vittima, Rui De-sa, 31 anni, ha raccontato che un pendolare che sedeva accanto a lui è rimasto decapitato in quella carneficina, a quanto pare dopo che il conducente ha preso una curva a velocità troppo alta. “Non aveva più la testa – ha raccontato al Sun – . Ogni volta che chiudo gli occhi me lo rivedo davanti”.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha mandato un messaggio di cordoglio ai familiari delle vittime, chiarendo che queste sono ore difficili, ma aggiungendo anche che “si sta lavorando sodo per riportare la situazione sotto controllo”. Il dirigente del sindacato degli autisti, Finn Brennan, ha invece dichiarato che “si tratta di una vera tragedia, sono state perdute molte vite e ci sono feriti in condizioni molto gravi”. Mike Brown, a capo dell’agenzia che sovraintende ai trasporti di Londra – la Transport for London – ha invece assicurato che “lavoreremo intensamente per stabilire le cause esatte dell’incidente”. Nel tratto di strada interessato dal sinistro l’autista avrebbe dovuto mantenere un’andatura tutt’altro che spedita, ma alcune fonti indiscrete parlano anche di un presunto stato di ebbrezza del macchinista. Le indagini chiariranno ogni dubbio sull’accaduto. Vale la pena di ricordare che ogni anno oltre 30 milioni di passeggeri utilizzano la linea tranviaria di Londra, inaugurata nel 2000, che collega diversi quartieri del sud della capitale britannica, per circa 28 chilometri di linea. Ed era dal 1959 che un tram non veniva coinvolto in un incidente stradale: in quell’occasione, a perdere la vita furono due passeggeri e l’autista, in seguito allo scontro con un camion nei pressi di Glasgow.



EDS